giovedì 18 dicembre 2008

CASAPOUND ITALIA -=VERONA=-

NUOVA AZIONE DI CASA POUND: BABBI NATALE MORTI SIMBOLO DEL POPOLO STROZZATO DALLA CRISI
A breve distanza dalle ultime azioni shock per sensibilizzare sulle morti bianche e il pesante incremento del carovita, Casapound Italia torna ad agire con l’ultima dimostrazione dell’anno. “Un’altra azione di sensibilizzazione, prima di passare alle proposte alternative e alle azioni di aiuto verso i cittadini” Spiega Marcello Ruffo Coordinatore regionale dell’Associazione. “Il nostro scopo non e’ soltanto quello di shockare i Veronesi, ma di renderli partecipi delle discussioni sui problemi che li attanagliano per poi  trovare insieme soluzioni”. Da Sabato 20 Dicembre fino alla fine di Febbraio, Casapound sara’ in piazza bra e via Mazzini, con banchetti per incontrare i cittadini e raccogliere le firme per le proposte di legge MUTUO SOCIALE (www.mutuosociale.org) e TEMPO DI ESSERE MADRI (www.tempodiesseremadri.org) . “per dimostrare che le soluzioni ci sono, bisogna volerle!”Conclude Ruffo.
Un Babbo Natale steso a terra, morto, posto al centro di una finta “scena del crimine”, con tanto di nastro segnaletico e sagoma disegnata a terra col gesso. E’ questo lo scenario dell’ultima azione di protesta simbolica messa in atto nella notte dai militanti di Casapound Italia in diverse città d’Italia. Attorno al Santa Claus assassinato sono stati disposti cartoncini con l’indicazione delle diverse “armi del delitto” con cui il sistema politico-bancario sta uccidendo il popolo italiano: affitti, caro vita, flessibilità, mutui, pensioni povere, precariato, retribuzioni basse. La protesta, che ha coinvolto centinaia di militanti di Casapound in tutta Italia, ha toccato le seguenti città: Verona, Roma, Bologna, Genova, Torino, Perugia, Fermo, Palermo, Bolzano, Bari, Frosinone, Lecce, Latina e molte altre. “Scopo della protesta è quello di rompere la retorica natalizia del “tutto va bene” – spiega Gianluca Iannone, responsabile nazionale di Casapound Italia – In una fase in cui si dispensano ipocritamente “consigli per gli acquisiti” di ogni genere e fattura,  in un  trionfo di quel regno della merce e del consumo che proprio in queste settimane entra in una crisi forse irreversibile, abbiamo simbolicamente mostrato l’immagine choc di un Babbo Natale cadavere proprio per sensibilizzare sul momento drammatico che sta vivendo il nostro popolo. Siamo stufi – continua Iannone – di leggere ovunque che ‘a Natale siamo tutti più buoni e che tutto va bene’. Non ci sembra, infatti, che in questo periodo banchieri e palazzinari siano diventati più ‘buoni’ ed i festeggiamenti stessi saranno soltanto un miraggio per migliaia di famiglie, di lavoratori e di pensionati sempre più stretti nella morsa della crisi provocata da un sistema manovrato dai soliti speculatori. Inoltre, proprio in questo momento economicamente difficile si stanno anzi chiedendo sacrifici solo e soltanto ai semplici cittadini. E questo – conclude il responsabile di Casapound Italia – è per noi intollerabile”.



Via Mazzini (DUE CAMPANE)





CASTEL VECCHIO


PORTONI BORSARI

lunedì 8 dicembre 2008

Notizie da Roma



Blocco Studentesco: "Manifesti firmati da noi affissi in scuole di Roma sono un falso"Sui muri di numerosi istituti della capitale sono stati affissi dei manifesti a firma Blocco Studentesco. Sul manifesto si parlava dell'annullamento della manifestazione studentesca trasversale di venerdì 5 dicembre, uno sciopero al quale il Blocco aveva aderito.

In merito interviene Davide Di Stefano, responsabile del Blocco:"Questo manifesto è una provocazione della sinistra antagonista, rivendicata anche sul sito "Indymedia". Uno sciopero che sarebbe stato trasversale viene fatto passare come una nostra manifestazione, di fatto screditandoci. Non capiamo poi perchè sul manifesto si insista nel dire che il nostro movimento sia "amico" della polizia, quando gli unici collaboratori della DIGOS sono stati fin'ora Valerio De Rosas e Maurizio Angelillo, due militanti di sinistra."


CASAPOUND ITALIA VERONA

Tratto  dal quotidiano L'ARENA



PROTESTA. Blitz all’alba degli attivisti di CasaPound Verona
Morti bianche,
coperte le statue
«È una strage quotidiana che si finge di non vedere»


La statua del poeta Berto Barbarani incappucciata nel corso della notteFOTO MARCHIORI
Il centro cittadino si è svegliato ieri mattina con una sorpresa: alcune statue erano state «incappucciate». I volti di Shakespeare, Barbarani, Dante, Madonna Verona e il monumento degli Autieri sono stati coperti per «non vedere la tragedia che ogni giorno va in scena nei posti di lavoro».
A mettere in atto questa singolare forma di protesta sono stati gli attivisti di CasaPound Verona per lanciare un messaggio forte contro le morti bianche. «Sono più di 2.500 gli incidenti sul lavoro al giorno, tre morti quotidiane, 27 invalidi permanenti, per un bilancio complessivo che nel 2007 ha raggiunto le 1.200 vittime», spiega Marcello Ruffo, coordinatore regionale del movimento. «Nel primo anniversario della morte dei lavoratori della Tissen, abbiamo deciso di incappucciare le statue cittadine per non far vedere ai padri della patria la strage che ogni giorno è sotto gli occhi di tutti». E prosegue: «L’ultimo caso a Verona è quello dell’imprenditore schiacciato da una pressa nell’azienda di San Giovanni Lupatoto». «CasaPound Italia vuole aprire gli occhi di quegli italiani che qualcuno vorrebbe distratti dalle avventure, certo socialmente fondamentali, di ex parlamentari comunisti alle prese con reality e rotocalchi», prosegue Gianluca Iannone di Casa Pound Italia, «Contro la disintegrazione dello stato sociale e della dignità del lavoro, ormai non più contrastata da alcuna delle forze politiche sedicenti progressiste, CasaPound vuole sensibilizzare sul dramma che ha responsabilità evidenti. Responsabilità alla luce delle quali le lacrime da coccodrillo di politici, istituzioni, potentati e soprattutto sindacati danno semplicemente il voltastomaco». E le azioni dimostrative non finiscono qui.G.C.






CONTESTAZIONE. Nuovo blitz di CasaPound

Morti sul lavoro,
incappucciata
anche Giulietta
Applausi e qualche protesta da parte dei turisti alla casa
Domenica 07 Dicembre 2008 CRONACA, pagina 11 e-mail print 
Un momento della manifestazione alla casa di Giulietta FOTO MARCHIORIDopo Shakespeare, Barbarani e Madonna Verona, ieri è toccato alla statua più celebre della città: quella di Giulietta.
Sotto lo sguardo basito di una quarantina di turisti, nel primo pomeriggio di ieri, gli attivisti di CasaPound Verona hanno preso d’assalto il cortile della casa di Giulietta infilando sulla testa dell’eroina shakespeariana un cappuccio con un messaggio shock contro le morti bianche. I decessi sul lavoro, sono infatti il motivo dell’incappucciamento delle statue. Un modo per «aprire gli occhi alle istituzioni sulla strage che si consuma ogni giorno», dicono i manifestanti.
Ma non tutti i turisti hanno preso bene il blitz: un ragazzo, che evidentemente non voleva perdersi il classico souvenir della foto con Giulietta, ha subito tolto il cappuccio alla statua. Ma Marcello Ruffo, coordinatore regionale del gruppo, gli ha spiegato al giovane la motivazione della protesta convincendolo a rimettere il cappuccio a Giulietta, e strappando anche un applauso da parte dei turisti.G.C.





lunedì 3 novembre 2008

RADIOBANDIERANERA


Avanti e piu' avanti ancora

Berti Occupato



Il 29 Ottobre il nucleo del Blocco Studentesco, dell’istituto alberghiero Berti al chievo, insieme agli studenti della scuola e i rappresentanti d’istituto, hanno attuato un’assemblea straordinaria. L’intenzione era quella di non far passare in sordina i problemi delle infrastrutture a loro assegnate. In questo momento di fermento di protesta contro la riforma Gelmini gli studenti del Berti hanno preferito portare il discorso sui temi che più li toccano da vicino, senza cosi’ farsi strumentalizzare da forze partitiche che attuano le loro battaglie usando i più giovani. L’assemblea e’ poi sfociata in un’occupazione. I ragazzi si sono divisi gli incarichi e hanno progettato le azioni mediatiche. E’  bello vedere che ci sono ancora tanti studenti e intere scuole che non ci stanno alla strumentalizzazione delle grandi forze politiche.





Venerdi’ 31 ottobre l’occupazione e’ terminata ed e’ stato deciso che se non arriverà una comunicazione per risolvere i problemi, gli studenti del berti scenderanno in piazza per ricordare la situazione della loro scuola.

giovedì 30 ottobre 2008

DIFFONDI..LA VERITA'!!

Ecco il video integrale che mostra come la verità di Piazza Navona, la mattina del 29 ottobre, sia stata manipolata e distorta da giornalisti compiacenti che hanno operato tagli per permettere a Veltroni & co di far passare la protesta studentesca come roba loro quando gli era sfuggita di mano:

Vi si vede chiaramente
- L'isolamento della sinistra (rappresentata da cinquantenni) da parte degli studenti romani
- La partecipazione del movimento degli studenti con il Blocco Studentesco
- L'arrivo di trecento militanti di Rifondazione Comunista e dei centri sociali con caschi, sciarpe, spranghe, bastoni e sassi, evidentemente ultratrentenni
- Il tentativo degli studenti di sinistra di dissuadere gli aggressori dall'attacco
- L'assalto degli aggressori agli studenti tutti
- Il fuggi fuggi generale verso il Blocco Studentesco (dunque gli studenti avevano riconosciuto da dove veniva il pericolo, ovvero dagli aggressori rossi)
- L'estrema difesa dei ragazzi del Blocco che, essendo fuggiti gustamente gli studenti, si sono ritrovati in un rapporto di uno a dieci, ventenni contro ultratrentenni armati.

Quello che si cerca di far passare al posto della verità, ovvero l'aggressione fascista, è un falso clamoroso e documentato.
Se per qualcuno non fosse sufficiente l'evidenza (che convinse anche San Tommaso..)  può sempre ottenere la conferma dalla Questura dell'estattezza di questa relazione.

Infine c'è il video di un inquilino di Piazza Navona che ha ripreso l'aggressione dalla finestra:





Il Sessantotto è stato davvero capovolto, miliziani dei centri sociali e di Rifondazione (tra questi un dirigente di RC trentottenne è stato arrestato) hanno aggredito gli studenti per far saltare l'unità generazionale e per cercare di strumentalizzare la protesta contro la Gelmini che non riuscivano a indirizzare.





DIFFONDI A TUTTI!!!

mercoledì 22 ottobre 2008

mercoledì 1 ottobre 2008

AVANTI BLOCCO!!

DIFFIDA DALLE IMITAZIONI

LO SCIOPERO DEGLI STUDENTI LIBERI E' VENERDI 10 OTTOBRE

CONCENTRAMENTO DALLE 8 IN STAZIONE E PARTENZA ALLE 9.

ARRIVO IN PIAZZA BRA PASSANDO DA PORTA PALIO E VIA ROMA

giovedì 7 agosto 2008

E' NATA CASAPOUND BRESCIA


"L'Associazione Leonessa ha occupato questa mattina la cascina che da oltre un decennio rappresenta il simbolo dell'abbandono e dello spreco del patrimonio pubblico" - è quanto dichiarano Silvio Olivetti e Umberto Malafronte, promotori dell' iniziativa.

"Attraverso la riqualificazione dello stabile, la sua trasformazione in luogo di sport, musica, cultura, lavoro e aggregazione, affermiamo il principio del ripristino della sovranità popolare sui beni pubblici, prima che essi divengano preda di speculatori e approfittatori" conclude Olivetti, sottolinendo come "Questo stabile diventerà simbolo lombardo della lotta di una Comunità umana e politica alla speculazione e alla crezione di luoghi che sono diventati nel tempo rifugio di immigrati clandestini, spacciatori e prostitute".

L' Associazione culturale Leonessa
CasaPound Italia Brescia
casapoundbrescia@yahoo.it







giovedì 12 giugno 2008

qualche scattoo dell'incontro ORA PARLIAMO NOI

Il tavolo dei relatori







La presentazione del movimento CASAPOUND ITALIA







Si finisce in allegria quando stampa, amici e simpatizzanti se ne vanno :-D









SE VENIVI VEDEVI DI PIU'...INVECE SEI UN MOLLACCIONE QUINDI TI ACCONTENTI..

venerdì 6 giugno 2008

tratto da "L'ARENA"

Venerdì 6 Giugno 2008

«Noi, fascisti del terzo millennio, siamo orfani»



Dopo oltre un mese di “silenzio stampa”, i giovani di Blocco studentesco hanno aperto le porte delle loro riunioni, per condividere e far conoscere il movimento e il loro pensiero.

Idee, «che nulla hanno a che vedere con la deriva di violenza fine a se stessa, che ha provocato quanto accaduto a porta Leoni», hanno spiegato gli organizzatori dell’incontro di presentazione che si è tenuto in un pub di via Galliano. «Un silenzio, quello tenuto da noi del Blocco dopo l’omicidio di Nicola Tommasoli, fortemente voluto per due motivi. Il primo è che siamo totalmente estranei a quanto accaduto. Il secondo è che, anche se siamo stati erroneamente tirati in mezzo, il clima era ancora troppo caldo e denso di polemiche per poter auspicare un dialogo e un confronto aperto», ha spiegato Marcello Ruffo di Blocco studentesco, l’associazione nazionale che si occupa perlopiù di tematiche inerenti al mondo della scuola, che qui a Verona è nata un anno e mezzo fa e conta una ventina di “ufficiali”, vale a dire i membri effettivi, e un gruppo più corposo di simpatizzanti. Tra le questioni in cui è più attivo il fronte del movimento, che si riconosce nella corrente politica della Destra radicale e si sente vicino a partiti quali la Fiamma Tricolore e la Lega Nord, quelle sul caro-libri e l’attuazione del Libro di testo unico negli istituti, della giovinezza al potere nelle scuole e nelle università. E ancora la difesa del diritto alla casa e al lavoro e l’inserimento della meritocrazia anche per i docenti. «Portiamo avanti questi temi cercando il dialogo. Senza promuovere scioperi inutili ma credendo in ciò che facciamo. Non giustifichiamo la violenza in nessun caso, se non per legittima difesa, e di certo non siamo all’altezza delle grandi trame nere che spesso ci vengono dipinte alle spalle», ha spiegato Ruffo, «non ci possiamo dire fascisti, non avrebbe senso: il più grande di noi è nato nell’85 e di certo non siamo dei nostalgici. E nemmeno neo-fascisti, anche questo è un capitolo della storia ormai concluso. Ci definiamo più che altro orfani o, se vogliamo, i fascisti del terzo millennio». Una corrente nuova, insomma, che volutamente s’identifica in simboli che non sono la croce celtica o il saluto romano ma un marchio nuovo: un cerchio con un fulmine che lo attraversa. Un modo per smarcarsi dalle etichette preconfezionate e quindi dai pregiudizi, anche se poi nei colori, nei volantini, nelle felpe e negli slogan alcuni dei luoghi comuni appartenuti ad un certo tipo di fascismo sembrano ritornare. I.N.

lunedì 12 maggio 2008

CASAPOUND...ITALIA!!!

Nasce l’associazione CASAPOUND ITALIA.

In un momento molto particolare della storia italiana sentiamo la necessità di riunire ed organizzare sul territorio nazionale quelle comunità politiche che da diversi anni vedono nell’esperienza politica e militante di CASAPOUND una forza solida, stabile ed attivissima. Attiva nella promozione di una nuova visione della militanza politica sul territorio e nella promozione di idee e progettualità che hanno riscontrato consensi ed interesse in ogni parte d’Italia.

Da diverso tempo ormai, CASAPOUND ha valicato i confini del territorio romano in cui ha visto la luce. Oggi, di fronte alla maturità di una comunità militante italiana sempre più preparata e attiva, abbandona in maniera ufficiale la sua dimensione territoriale per assumere un carattere ed una struttura nazionale. CASAPOUND nacque come soluzione immediata e tangibile all’emergenza abitativa, ma con dentro il cuore l’Italia intera e CASAPOUND ITALIA vuole, quindi, occuparsi politicamente di ogni aspetto della vita nazionale.

CASAPOUND ITALIA avrà uno statuto di riferimento, una organizzazione territoriale e un tesseramento nazionale.

CASAPOUND ITALIA non è un partito politico, ma una associazione che si propone di sviluppare in maniera organica un progetto ed una struttura politica nuova, che proietti nel futuro il patrimonio ideale ed umano che il Fascismo italiano ha costruito con immenso sacrificio.

Progetto e struttura che vogliamo fortemente lontani dalla politica “elettoralistica” che si sveglia un mese prima delle elezioni e si appisola sonnacchiosa il giorno dopo i risultati.

Progetto e struttura che vogliamo vivi e presenti in strada ogni giorno al fianco e alla guida di un popolo disorientato, e mai “al servizio”: perché la politica non è servizio, ma direzione, volontà.

Progetto e struttura che vogliamo impegnati anche all’interno dei partiti politici di riferimento, nell’incessante attività di renderli snelli, agili, puliti e non “al passo coi tempi”, ma in vantaggio netto di quattro o cinque anni rispetto ad essi.

Seguiranno nei prossimi giorni ulteriori notizie ed istruzioni per formalizzare la propria adesione.




LIBERATECI DALLA RESISTENZA

Lettera aperta al Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini e per conoscenza all’Onorevole Marcello Dell’Utri

Signor Ministro,

salutiamo la Sua entrata in carica e guardiamo fiduciosi al Suo operato auspicando che venga rapidamente raccolto l’invito dell’Onorevole Dell’Utri a “revisionare i libri di storia ancora condizionati dalla retorica della Resistenza”. E’ ora che s’inizi a ragionare con obiettività e con serietà e che si smetta d’insegnare ai giovani il rancore e l’odio. E’ ora di ristabilire onestà e buona fede e di rimuovere il potere dei commissari politici sulle scuole e sull’educazione. Attendiamo fiduciosi che dimostri con i fatti che il Suo programma è realmente volto al popolo e alla libertà

Coordinamento Nazionale

Blocco Studentesco

giovedì 17 aprile 2008

All'armi è Fascista!

Trovata su giornaledibordo.leonardo.it


Intervista a Gianluca Iannone. Istruzioni per l’uso.

Una intervista a uno ‘fuori dal coro’. A un fascista. La prima intervista di questo blog realizzata con un fascista di quelli ‘duri e puri’, protagonista anche di lotte e scontri che hanno fatto notizia nelle pagine di cronaca. Lui si chiama Gianluca Iannone e basta digitare il suo nome su Google per rendersi conto che non è proprio amatissimo dai centri sociali e dalla sinistra. Eppure il suo viso truce che campeggia sui manifesti di molti muri della capitale a me è stato simpatico. Mi sono detto: ecco una persona che fa politica con il cuore. Iannone in queste ore, dopo aver terminato la campagna elettorale a Roma, dove risiede, e in Campania, dove è candidato per La Destra alla Camera dei Deputati, attende i risultati delle elezioni.
Certo, non la pensa come me, ci sono abissi su come io e lui pensiamo alla ’società ideale’ (semmai dovesse esisterne una).
Delle sue risposte alle mie domande condivido ben poco, in particolare sono lontano anni luce da come Iannone (e non pochi esponenti comunisti) considerano i diritti individuali.
Quello dell’estrema destra è un modo che mi apparteneva in gioventù. L’ho lasciato molti anni fa e non intendo rivalutarlo ora. E’ un mondo dove, però, ho avuto e ho degli amici, a cominciare da quel Miche Di Fiò che cito nell’intervista. Al di là delle idee, c’è il rispetto delle persone e c’è, soprattutto, la massima di Voltaire: “non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo”.


Questa intervista (e anche le future interviste) va, dunque, letta così: non come un’adesione alle idee di Iannone, ma come curiosità di conoscere e come spazio per esercitare un diritto di espressione che, se si riflette bene, non è altro che il diritto alla vita, all’affermazione di ognuno di noi non come ‘merce’, ma come viventi.

Uno guarda i manifesti e dice: ma questo è uno cattivo! E tu lo sei davvero, uno cattivo?

Credo di essere uno giusto. Nessuno è cattivo o buono così senza motivo. Oggi prevale la legge del “forte con i deboli e debole con i forti”,
io sono giusto con tutte e due le categorie.
Per quanto riguarda i miei manifesti che tanto han fatto discutere diciamo che sono perfetti. vede, la nostra formazione non ha spazi né televisioni.
L’intento della mia propaganda era quello di “bucare” il mondo dell’informazione e di attirare l’attenzione del passante. Il fatto che mi trovi ospite del suo blog credo sia una dimostrazione del successo della tecnica di comunicazione adottata.


Gianluca Iannone, classe 1973. Quando i quarantamila della Fiat marciavano a Torino chiudendo un epoca, tu avevi sette anni. Appena dieci quando venne ucciso a sprangate il missino Paolo Di Nella, in uno degli ultimi efferati omicidi politici dell’epoca. Allora, se non hai vissuto il fascismo, il ’68 e gli anni Settanta, come sei diventato di destra, e non di una destra moderata, ma rivoluzionaria e fascista?

Il perché non lo so. Non credo ci sia un motivo scatenante. Credo si tratti di Destino…

Ti dichiari fascista. Ma la violenza del fascismo, le leggi razziali, la persecuzione di chi professava idee diverse, gli ebrei nelle camere a gas non ti fanno proprio nessun effetto? Nessuna umana commozione?

Se dobbiamo analizzare il fascismo come evento rivoluzionario lo dobbiamo analizzare nel contesto storico.

Lei mi parla della violenza attuata verso chi non la pensava allo stesso modo. Lei sa cosa avvenne nel cosiddetto biennio rosso? Ha mai sentito parlare di contadini marchiati a fuoco sulle mani per non far mungere le mucche? E’ cosciente che al termine della prima guerra mondiale si scatenò una vera e propria caccia al reduce?

Lo sa che l’Italia era completamente bloccata nella sua produzione e che il popolo era alla fame, grazie al comunismo?
La violenza attuata in quegli anni fu violenza rossa. Ecco perché i fascisti furono detti ‘reazionari’, perché reagirono alla loro espansione e alle loro atrocità, impedendo di fatto la loro affermazione. E io di questo ne sono fiero.


Per quanto riguarda la libertà di espressione, le ricordo che il Pci in Italia fu fondato nel 1921 e che uno dei suoi fondatori, tale Nicola Bombacci, fu assassinato ed appeso a piazzale Loreto insieme a Benito Mussolini.

Per quanto riguarda le leggi razziali le faccio notare che negli stati uniti sono rimaste fino al 78. Ma nessuno mai se lo ricorda…

Comunque furono un errore enorme. Di fatto allontanarono migliaia e migliaia di ebrei che fino a quel momento avevano sposato la causa fascista.

Lei mi chiede delle camere a gas…cosa devo dirle? Certo che mi fanno ribrezzo certe immagini. chi potrebbe provare gaudio o indifferenza verso tale scempio? Fu una tragedia. Al pari di Hiroshima e Nagasaki e di Dresda dove le popolazioni civili furono bombardate a guerra finita, con l’atomica (nei primi due casi) e a tappeto (nel secondo).

Fu una pagina drammatica del genere umano come per lo sterminio degli indiani d’America o l’eliminazione degli armeni da parte dei turchi. Una pagina terribile della storia dell’umanità come quella che avviene oggi ai danni del popolo karen in Birmania o per il Tibet.

Cosa significa oggi, nella quotidianità, essere fascisti, militare in quella che un tempo era definita l’estrema destra?

Significa avere radici forti e frutti protesi nell’immediato futuro.
Significa essere i migliori figli del popolo.
Significa essere esempio di incorruttibilità e coraggio.
Significa essere lo scudo e la spada dei più deboli, delle persone sole, degli anziani.
Significa essere l’unica speranza e il radioso futuro della nostra terra.
Significa essere giustizia sociale.
Significa essere il marmo che sconfigge la palude.


In un ‘mitico’ video di qualche anno fa, che si trova su youtube, hai addirittura avuto un confronto con l’attuale capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Che opinione ti sei fatto su di lui?

Pessima. Ma è una cosa che mi succede spesso quando parlo con i camaleonti e con gli impuniti.

Che musica ascolta un giovane di destra? Girano ancora vinili o cd di artisti come Michele Di Fiò o la Compagnia dell’Anello?

Sì, certo, si ascoltano ancora, anche se lo scenario si è evoluto.
Oggi i più quotati sono Hateforbreakfast, MTP, Zetazeroalfa, Leggittima offesa, Kansas city way, SPQR, Gesta bellica e tanti altri… Gruppi energici di vario genere e gusti. Tutti radicali, unici ed inimitabili.


Quale quotidiano leggi?

Alla mistificazione dell’informazione, alla carta straccia e alla voce dei palazzinari non do un euro. Prendono già abbastanza soldi di finanziamento pubblico… Vado sulla rete.

Ho ascoltato un’intervista nella quale definivi il capitalismo il ‘male assoluto’. Un po’ quel che pensa Bin Laden, insomma. E il comunismo dove lo metti?
Perché sono diversi?


Il comunismo inteso come “vogliamoci bene-siamo tutti uguali-facciamoci una canna” è una sciocchezza da propaganda del 68 e da film stracciapalle alla Muccino, per intenderci…
Il vero volto del comunismo è quello di oggi. E’ quello che sta attuando la proletarizzazione della nazione, l’ateismo delle masse e l’acquisizione delle banche. Il comunismo è l’altra faccia della stessa medaglia del capitalismo.


Sei convinto anche tu, come sostenne lo scorso anno un parlamentare Rifondazione comunista, che i ‘diritti individuali’ (per gli omosessuali o le coppie di fatto, ma anche la libertà di opinione) sono ‘diritti borghesi’ e dunque assai poco importanti?

Si, sono d’accordo. Ma soprattutto sono convinto che per i sentimenti non servano leggi.

Butti giù dalla torre: Stalin o Hitler? Berlusconi o Fini? Vespa o Santoro?

Stalin/Fini/Santoro

Ho letto sul tuo sito che hai due figli. E se uno diventasse comunista?

I miei figli faranno le loro scelte liberamente così come le ho fatte io. Decideranno da soli da che parte stare.
Chiederò loro solo di essere i migliori per onestà, coerenza e coraggio e di conquistarsi il diritto alla prima linea.

In riferimento alla tessera e all'articolo de "L'ARENA" del 17 Aprile



Sfogliando il quotidiano L'ARENA, oggi Giovedi' 17 Aprile, abbiamo notato una piccola diatriba riguardante la proposta del Ministero di creare una Card per gli studenti che consenta sconti e altri servizi.

Nell'articolo si legge che a prendere la paternità dell'iniziativa si schierano i rappresentanti d'istituto del <Messedaglia> e dell'istituto <Fracastoro>.

Ci dispiace fare sempre la figura della Spina nel fianco, pero' non possiamo non mettere i puntini sulle "i" dato che l'ottima azione fatta dai due istituti era stata proposta con largo anticipo proprio da noi del Blocco Studentesco di Verona insieme al Consigliere Comunale Andrea Miglioranzi

in occasione della stesura del programma elettorale a sostegno del Sindaco Flavio Tosi ad Aprile 2007, proprio un anno fa.

Ecco il passaggio nel programma elettorale redatto da noi "creazione di una “Tessera Studenti” che dia agli studenti servizi pubblici e privati (mezzi di trasporto, parcheggi, musei, cinema, teatri ecc.) a prezzi ridotti; creazione di un tavolo permanente di confronto con l’Amministrazione per affrontare e risolvere le problematiche e le progettualità giovanili
"
Tratto da
http://www.tosisindaco.it/programma.html

Salutando i rappresentanti dei due istituti gli ricordiamo che e' importante fare attività nelle scuole, pero' non e' corretto prendere le idee dalle Associazioni che tutto l'anno lavorano per i diritti degli studenti e poi spacciarle per proprie.

Blocco Studentesco sempre dalla parte degli studenti.



Portavoce Blocco Studentesco Verona

domenica 23 marzo 2008

FIORONI DI NUOVO TU?? NON DOVEVAMO VEDERCI PIU'??

Siamo andati a salutare il simpatico Ministro che e' tutto l'anno che vorrebbe vederci chiusi.

Da ridere vedere come nella sala del PD ci fossero i ragazzi dell'Unione Degli Studenti........ben 4

A inizio anno hanno fatto sciopero dicendogliene per i porci e adesso "MINISTRO HA LA NOSTRA PIU' COMPLETA DISPONIBILITA'"

Qua la differenza tra chi lotta per i diritti per gli studenti e chi invece fa solo carriera sindacale!!




venerdì 21 marzo 2008 cronaca pag. 11

VERSO IL VOTO. Il ministro della Pubblica Istruzione nella sua tappa elettorale veronese si è incontrato con docenti, dirigenti e sindacalisti del settore scolastico

«La scuola torni alla meritocrazia»
di Elena Cardinali

Tornare alla centralità dell’educazione, dell’attenzione allo studente, alla scuola come luogo di «lavoro» e non di «parcheggio». E dare un bonus di almeno 700 euro l’anno alle famiglie per pagare i libri e i costi dei corsi aggiuntivi. È la scuola che verrà, almeno nelle intenzioni del ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni che ieri, nella sala del Mutilato, ha incontrato i rappresentanti del mondo scolastico, dalla dirigente dell’ufficio scolastico regionale Carmela Palumbo al dirigente scolastico provinciale Giovanni Pontara, ai docenti, ai rappresentanti del sindacato e degli studenti. Il ministro era accompagnato dall’onorevole Giampaolo Fogliardi il quale ha ricordato che «Verona ha il maggior incremento di iscrizioni scolastiche nella regione». Si è parlato molto di scuola anche se la cornice era quella della campagna elettorale per il Pd. Fuori, intanto, un gruppo di ragazzi del Blocco Studentesco della Fiamma Tricolore esponeva striscioni contro Fioroni. Sotto accusa il reintrodotto esame di riparazione e il sistema di recupero dei debiti formativi. «Queste cose non si decidono ad anno già iniziato, con gli studenti che non sanno più dove sbattere la testa per seguire corsi e lezioni private per recuperare i debiti», ha detto il portavoce del gruppo Marcello Ruffo, affermando che gli studenti in cinque anni hanno subìto tre riforme.Il dirigente regionale dell’ufficio cultura e scuola del Pd Roberto Fasoli ha parlato di «sistema integrato della formazione che favorisca una scuola per tutti e per ciascuno», mentre il segretario provinciale della Cisl Umberto Nin ha sottolineato le difficoltà in cui versano gli organici della scuola, inadeguati rispetto al numero di studenti e il problema del personale non docente transitato alla scuola da ex enti locali. Raffaele Piccinato, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Santa Lucia ha indicato le scarse risorse all’aggiornamento scolastico mentre il dirigente del «Ferraris», Dino Poli, ha chiesto al ministro perchè non si favorisce il noleggio dei libri per ovviare al caro-testi. Il dirigente del «Maffei», Francesco Butturini, ha auspicato «una formazione di servizio chiara e finanziata». Un rappresentante della Rete degli studenti ha invocato l’obbligo scolastico fino a 18 anni mentre un altro giovane ha chiesto che «agli studenti sia sempre garantita libertà di parola».
Il ministro Fioroni ha ricordato che il circa mezzo milione di studenti che quest’anno arrivano all’esame di Stato «ha già visto sfilare nella loro vita scolastica 14 ministri, 16 cambi di linea politica per la scuola, tre riforme degli esami di Stato, due delle medie, una delle elementari e 912 indirizzi scolastici. Tutto questo ha del vergognoso: penso che la scuola non ne possa più». Fioroni ha quindi indicato quelle che, a suo vedere, sono le priorità per il futuro: «Basta con gli insegnanti demotivati e i ragazzi parcheggiati nelle scuole. Va ripristinato il sapere di base ed eliminato il superfluo. Inutile fare i corsi di cucina creativa se non si conoscono le tabelline e la grammatica italiana. Alle medie sono troppi gli studenti che passano con sufficiente e poi, alle superiori, non vanno da nessuna parte. Basta con gli studenti senza saperi e senza competenze. È diseducativo permettere che a scuola non si faccia nulla o quasi e si proceda con i debiti formativi. Si torni alla meritocrazia, premiando chi s’impegna e non chi non lo fa».






IO NON PRENDO LEZIONI

giovedì 7 febbraio 2008

IO NON SCORDO!!









In occasione della quarta Giornata Nazionale in Memoria delle


Vittime delle Foibe, RBN in collaborazione con Novopress


Italia organizza la manifestazione virtuale “10 FEBBRAIO: IO


NON SCORDO”
. Al fine di sensibilizzare nei confronti di un argomento tanto spinoso quanto de facto sommerso, domenica 10 febbraio alle ore 11 centinaia di siti internet,


blog e forum corredati di Tricolore listato a lutto osserveranno un’ora di silenzio nel rispetto dei connazionali caduti per mano degli assassini titini.


In un Paese che con fare incerto e talora stizzito muove faticosamente i primi passi verso la verità storica, e che in ogni sede, dalle istituzioni politiche alla scuola, tende ad insabbiare con troppa disinvoltura i lati oscuri del proprio passato mediante la censura culturale e la minimizzazione dei tragici eventi che a partire dall’8 settembre 1943 colpirono la comunità italiana di Istria, Dalmazia e Friuli-Venezia Giulia l'affermazione “IO NON SCORDO” è un atto rivoluzionario che intende contribuire a riscattare le migliaia di Italiani infoibati dalla furia slavo-comunista. È scandaloso che a più di mezzo secolo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ricercare e affermare la verità storica sia da più parti considerato alla stregua di un reato d’opinione; che storici di rilievo siano osteggiati nelle loro ricerche, talora pubblicamente dileggiati, ora con le armi della critica interessata ora dal consueto manipolo di utili idioti ideologizzati; che i più giovani ignorino, per deficit didattico, la portata devastante dei fatti in oggetto; che non si possa a tutt’oggi parlare apertamente di pulizia etnica ai danni della popolazione italiana del Nord-Est, che ha dovuto subire rastrellamenti, deportazioni, torture e esodi di massa con esiti spesso indegni, com’è il caso del tristemente noto “treno della vergogna”.

Agli isterismi di massa preferiamo pero' lo stile, manifestando il nostro dissenso – che in realtà è un con-senso, un sentire comune, espressione della consapevolezza di appartenere alla comunità nazionale – in maniera composta, disciplinata e silenziosa, sul web come nelle piazze, invocando il Lutto nazionale per gli oltre 10.000 morti accertati e per quelli ancora da accertare.


E' richiesto il massimo grado di partecipazione.

Radio Bandiera Nera  [ http://www.radiobandieranera.org ]
Novopress Italia  [
http://it.novopress.info ]

martedì 5 febbraio 2008

VESTI L'IDEA





SONO ARRIVATE LE NUOVE FELPE DEL

 BLOCCO PER ADERENTI E SIMPATIZZANTI.

35 EURO AL PEZZO




 PER AVERLA!!


***SCORTE LIMITATE