martedì 17 febbraio 2009

CORTEO GIOVINEZZA AL POTERE

Quotidiano L'ARENA
Domenica 15 Febbraio 2009 CRONACA, pagina 22

MANIFESTAZIONI. Rappresentanti del Blocco studentesco ricevuti in Provincia dopo il corteo

Scuole da rifare,
studenti in piazza
I ragazzi s’impegnano a fornire agli amministratori una mappa di tutti gli interventi necessari nelle strutture


  Ieri, al termine di un corteo studentesco pacifico partito dalla stazione ferroviaria e composto da un centinaio di ragazzi provenienti dalle scuole superiori di Verona e provincia, il presidente Elio Mosele e il vicepresidente Antonio Pastorello hanno incontrato in sala rossa alcuni rappresentanti del Blocco Studentesco di Verona.
Obiettivi della manifestazione: la denuncia dello stato carente di manutenzione di alcuni istituti scolastici e la richiesta della costituzione di un tavolo di confronto fra rappresentanti della Provincia, rappresentanti degli studenti, USP ufficio scolastico provinciale e presidi, come parte del progetto «Giovinezza al potere» avviato dal Blocco nel settembre del 2008.
Impegni assunti: fornire a breve alla Provincia una fotografia precisa sui problemi, piccoli e grandi, che gli studenti stessi rilevano negli edifici scolastici, contribuendo a fornire un’informazione corretta, puntuale e completa.
I tre rappresentanti del blocco, Marcello Ruffo responsabile regionale e studente universitario, Giulia Zenesini, responsabile locale (dall’Istituto Carlo Anti di Villafranca) e Nicolò Padovani organizzatore del corteo (dal liceo scientifico Primo Levi di San Floriano), si sono dichiarati soddisfatti dell’incontro, anche per la disponibilità ad accoglierli nel palazzo scaligero, senza un appuntamento prefissato.
Dice Marcello Ruffo:«Aderiscono alla nostra associazione circa 150 studenti. Oggi eravamo un po’ in meno per via della paura del 5 in condotta. Sappiamo che non tutte le scuole veronesi sono in perfette condizioni, e non vogliamo che possa accadere un fatto tragico come quello accaduto a Torino. Il Berti, istituto alberghiero che dovrebbe essere il fiore all’occhiello delle scuole veronesi, non ha una palestra e l’ultimo piano è inagibile. La Provincia ha comunque risposto alle nostre richieste allestendo temporaneamente la palestra in una tensostruttura, ma chiediamo di più. Vorremmo inoltre condividere con i dirigenti scolastici, attraverso un confronto trasparente e un dialogo diretto, la destinazione dei fondi che la Provincia dà direttamente alle scuole per le spese di piccola manutenzione. In realtà spesso si fa fatica a incontrarli perchè seguono più scuole».
Aggiunge Elio Mosele:«L’incontro è stato costruttivo, gli studenti hanno dimostrato serietà e chiarezza nel presentare i loro argomenti. Ho tuttavia spiegato loro che la Provincia nel 2008 ha investito 10 milioni e 476 mila euro per la messa in sicurezza delle scuole, e nel 2009 la cifra prevista nel bilancio è di 9 milioni e 200 mila euro. A questi vanno aggiunti tutti gli interventi per la ristrutturazione e l’ampliamento degli edifici (il Berto Barbarani è appena concluso e oggi ospita il liceo scientifico Messedaglia) e quelli di manutenzione ordinaria e straordinaria. Per l’Anti, ad esempio, che è l’istituto frequentato dalla vostra rappresentante, nel 2006 abbiamo speso 3.227.855 euro per le uscite di sicurezza e la prevenzione incendi. Sempre nel 2006 abbiamo creato un nuovo istituto alberghiero a Valeggio sul Mincio con un investimento di altri otto milioni».
Precisa Antonio Pastorello:«Quest’anno noi chiuderemo il bilancio con molta fatica, i problemi sono davvero tanti e aspettiamo i finanziamenti dalla Regione per continuare a garantire la manutenzione, la sicurezza e la cura degli edifici scolastici veronesi, come abbiamo fatto finora intervenendo tempestivamente. Ma l’impegno che questi ragazzi si sono assunti, di poter conoscere le motivazioni che orientano le nostre scelte e condividere le decisioni, mi sembra molto importante. Nel prossimo incontro ci illustreranno il loro punto di vista con i dati alla mano».

sabato 7 febbraio 2009

ADERISCI

Per il secondo anno consecutivo Casa Pound Italia, Radio Bandiera Nera, Novopress e No Reporter organizzano la manifestazione virtuale in memoria dei Martiri delle Foibe, quest’anno intitolata



“10 FEBBRAIO: LA VERITA’ NON PUO’ ESSERE INFOIBATA”.



A fini di sensibilizzazione nei confronti di un argomento tra i più scomodi, martedì 10 febbraio 2009 alle ore 11 centinaia di siti internet, blog e forum corredati di Tricolore listato a lutto osserveranno un’ora di silenzio nel rispetto dei connazionali caduti per mano degli assassini titini.

In un Paese che con piede incerto muove i primi passi verso la verità storica e che in ogni sede, dalle istituzioni politiche alla scuola, tende ad insabbiare con troppa disinvoltura i lati oscuri del proprio passato mediante la censura culturale e la minimizzazione dei tragici eventi che a partire dall’8 settembre 1943 colpirono la comunità italiana di Istria, Dalmazia e Friuli-Venezia Giulia; in un Paese sull’orlo di una crisi che fa impallidire la memoria storica di chi ci ha preceduti; in una terra ai limiti del collasso, in cui forze fresche hanno deciso di alzare la testa, l'affermazione “LA VERITA’ NON PUO’ ESSERE INFOIBATA” è un atto rivoluzionario che intende contribuire a riscattare le migliaia di Italiani infoibati dalla furia slavo-comunista. È scandaloso che a più di mezzo secolo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ricercare e affermare la verità storica sia da più parti considerato alla stregua di un reato d’opinione. È aberrante che i più giovani ignorino, per deficit didattico e talora ostruzionismo di una classe docente ideologizzata, la portata devastante dei fatti in oggetto. È storicamente ed eticamente ingiusto che non si possa a tutt’oggi dire le cose come stanno e fare il punto su due parole scomode: “pulizia etnica”, perpetrata ai danni della popolazione italiana del Nord-Est, che ha dovuto subire rastrellamenti, deportazioni, torture e esodi di massa.

Manifesta il tuo dissenso: appuntamento in rete martedì 10 febbraio alle ore 11 per ricordare agli Italiani che la verità non può essere infoibata e che “in un mondo di menzogne, dire la verità è un atto rivoluzionario.”

E' richiesto il massimo grado di partecipazione, unitamente alla consapevolezza di essere parte di un organismo chiamato Nazione.


Casa Pound Italia   [ http://www.casapound.org ]
Radio Bandiera Nera  [ http://www.radiobandieranera.org ]
Novopress Italia  [ http://it.novopress.info ]
No Reporter   [ http://www.noreporter.org ]