mercoledì 30 novembre 2011

ROMA: CASAPOUND ITALIA, GRAVISSIMO E DEL TUTTO INGIUSTIFICATO ARRESTO PALLADINO


Roma, 30 novembre -  ''Riteniamo gravissimo e del tutto ingiustificato l'arresto di Alberto Palladino per l'aggressione del 3 novembre scorso a Prati Fiscali, arresto avvenuto sulla base di un unico indizio a suo carico: le dichiarazioni di Paolo Marchionne, che ha detto di averlo riconosciuto tra gli aggressori. D'altra parte Marchionne, capogruppo del Pd in IV Municipio, effettivamente lo conosce bene: Palladino è il responsabile di CasaPound Italia in IV Municipio, è l'animatore dell'occupazione di Val d'Ala, contro la quale Pd e centri sociali hanno organizzato cortei non autorizzati e alimentato la 'rivolta' in strada, ed è stato l'obiettivo principale di una strategia diffamatoria finalizzata a estromettere Cpi dalla vita politica del quartiere. Strategia che talvolta è sfociata in episodi violenti, quando non in vere e proprie intimidazioni, come nel caso dell'attentato incendiario messo a segno alcuni mesi fa proprio sotto casa di Palladino’’. Lo afferma il presidente di CasaPound Italia Gianluca Iannone.


 


''D'altra parte - sottolinea Iannone - nel caso di specie, non solo sono assenti i gravi indizi di colpevolezza, ma non sono riscontrabili nemmeno le esigenze cautelari che possono giustificare un arresto: Palladino è partito per la Thailandia non certo per sottrarsi alla giustizia, visto che all'epoca non risultava nemmeno indagato, ma per partecipare a una missione umanitaria, programmata da tempo sia nella data di partenza che in quella di rientro, nell'ambito di un progetto di solidarietà a cui partecipa da anni. Né, rispetto all'episodio in questione, potrebbe in qualche modo inquinare le prove. Quanto al pericolo di reiterazione del reato, è un rischio inesistente. Palladino è un giovane incensurato, impegnato da anni in politica e in attività di volontariato''.


 


''Apprendiamo con stupore infine - conclude Iannone - che in uno Stato di diritto come il nostro sono le forze di polizia e non la magistratura a decidere dell'innocenza o della colpevolezza di chi non è nemmeno un imputato, ma ancora un indagato: fa specie leggere infatti sulla nota dei Carabinieri che siano stati acquisiti 'elementi di certezza della partecipazione di Palladino all'aggressione'''.
 

martedì 29 novembre 2011

BARI: CASAPOUND ITALIA, EMILIANO ISTIGA ALLA VIOLENZA ANTIFASCISTA


Quarta, dopo le parole del sindaco saracinesca devastata e tentata aggressione a responsabile provinciale


 


Bari, 29 novembre – ‘’Emiliano istiga alla violenza antifascista. A poche ore dalle sue dichiarazioni contro CasaPound Italia, infatti, un corteo autorizzato che inneggiava  all’odio contro Cpi, ha danneggiato la saracinesca della vecchia sede dell’associazione, tentando anche un’aggressione, fortunatamente non riuscita, ai danni del responsabile provinciale di Cpi Bari, Giuseppe Alberga’’. Lo afferma in una nota il coordinatore regionale di CasaPound Italia in Puglia, Giulio Quarta, denunciando il ‘’grave clima di tensione creato dal sindaco nella città di Bari’’ e riservandosi ‘’di adire azioni legali nei confronti del primo cittadino’’.


 


‘’Trasformare una commemorazione in un comizio, anteporre l’interesse politico al ricordo della vittima, fomentare l’odio ignorando le possibili conseguenze, ieri prevedeva questo l’agenda di Michele Emiliano, sindaco di Bari – spiega Quarta nella nota - Insieme a De Magistris, collega prima in magistratura e poi in politica, Emiliano si candida a essere la spalla istituzionale dell’antifascismo più bieco e violento e i fatti avvenuti ieri rappresentano un segnale d’allarme che non può essere ignorato. Il lunedì caldo del sindaco inizia nell’aula consiliare del Comune, dove dovrebbe tenere un discorso in memoria di Benedetto Petrone, militante comunista ucciso a 18 anni il 28 novembre di 34 anni fa. Emiliano invece specula sulla vicenda per paragonare il clima degli anni ’70 a quello dei giorni nostri e si lancia in un lungo monologo contro CasaPound Italia, le sue attività e gli scopi perseguiti. Parla di ‘cattivi maestri che reclutano i militanti tra le fila degli ultras, o tra la gente che vive ai margini della società, al confine con la criminalità’, poi conclude con un inequivocabile ‘noi dobbiamo essere militanti antifascisti’.


 


Le dichiarazioni del sindaco sono benzina sul fuoco e gli effetti si vedono poche ore dopo: un corteo di militanti antifascisti si snoda in serata per le vie del centro. Inneggiano ai fascisti morti, alle foibe, all’odio contro CasaPound.  Al termine della manifestazione un gruppo di partecipanti raggiungono la vecchia sede dell’associazione culturale ArditaMente e devastano la saracinesca e i faretti esterni. Poi, non soddisfatti, si recano nei pressi dell’abitazione del responsabile provinciale di Cpi Bari, Giuseppe Alberga, e attendono il suo ritorno, incappucciati e armati di bastoni e aste di ferro: un vero e proprio agguato che solo grazie a circostanze fortuite non ha avuto conseguenze tragiche’’. 


 


Alberga, però, non si lascia intimidire dal tentativo di aggressione subito e risponde alle accuse del sindaco:  “Il discorso tenuto ieri mattina da Emiliano è volutamente incentrato sulla nostra attività, è un tentativo subdolo di infangare l’operato svolto da CasaPound in città, confondendo la solidarietà verso le fasce più deboli con il reclutamento di criminali ed emarginati. Il sindaco parla di connubio con l’ambiente delle curve, rispolverando stereotipi tipici degli anni ’90, criminalizzando chi vive con entusiasmo le proprie passioni. Probabilmente dimentica, o fa finta di dimenticare, che proprio nelle curve ha cercato sostegno in occasione delle elezioni amministrative, arrivando a candidare noti esponenti del tifo nelle liste civiche che lo sostenevano’’.

domenica 27 novembre 2011

NAPOLI: CASAPOUND ITALIA, IN 4MILA IN PIAZZA PER DIRE NO ALLA SVENDITA DELL'ITALIA


Iannone, porteremo in tutte le piazze italiane la nostra battaglia contro banche e usura


 


Napoli, 26 novembre - Circa quattromila persone hanno affollato oggi piazza Carlo III a Napoli, per la manifestazione nazionale di CasaPound Italia contro banche, usura, privatizzazioni. Da Bolzano a Palermo, da Torino a Sassari, una trentina di pullman hanno portato nel capoluogo campano i militanti del movimento, a cui si sono uniti anche tanti napoletani per dire 'no' alla svendita dell'Italia e a un governo tecnico definito negli slogan del corteo ''governo dei


massoni''. Una manifestazione a cui hanno partecipato anche ragazzi provenienti da Francia, Germania, Russia, e che si è svolta senza nessun problema di ordine pubblico: i militanti di Cpi hanno sfilato nella piazza cantando slogan come 'signoraggio, banche ed usura la vostra mafia non ci fa paura', 'usurai ed equitalia siete il cancrodell'Italia', 'scuola, sanità, energia, fuori i privati dall'economia', 'a fine mese sai d'affitto morirai, voglio il mutuo sociale, casa di proprietà'.


 


''Oggi siamo qui oer rispondere agli attacchi infami rivolti a Cpi Napoli dal sindaco ma anche dalle forze dell'ordine - ha detto Gianluca Iannone, presidente di CasaPound Italia, al termine del


corteo - Come è accaduto già a Palermo e a Bolzano,,vogliamo dimostrare che quando qualcuno tocca la nostra comunità noi ci siamo e rispondiamo con forza a chi, come de Magistris. si permette di arrogarsi il diritto di decidere chi può parlare e chi no. Ma oggi siamo qui anche per denunciare il colpo di Stato che c'è stato in Italia. Con il governo Monti hanno messo una volpe a difendere un pollaio, gli stessi responsabili del debito sono stati chiamati a porvi riparo, e coloro che non vogliono farci parlare sono i loro cani da guardia''.


 


''Quella di oggi a Napoli per noi è una grande vittoria - ha concluso Iannone - Abbiamo dimostrato la differenza tra la civiltà e la barbarie, abbiamo dimostrato di essere un'Italia diversa, un'Italia che non accetta di non dare un futuro ai propri figli. E non finisce qui. Vogliamo portare la nostra battaglia contro l'usura legalizzata e il signoraggio in ogni città d'Italia. Perché è arrivato il momento di riprenderci tutto, a cominciare dalle piazze. Perché il futuro o ce lo prendiamo o non esiste''.
 

mercoledì 23 novembre 2011

AMBIENTE: UN ALBERO CONTRO IL GRIGIO, IL DONO DELLA FORESTA CHE AVANZA AI COMUNI ITALIANI


Roma, 21 novembre – Un albero per cancellare il grigio dalle nostre città. Nella notte tra il 20 e il 21 novembre i militanti della Foresta che Avanza, gruppo ecologista di CasaPound Italia, hanno donato alberi ai Comuni di numerose città in tutta Italia, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia. ”Con tale omaggio, di cui si spera le istituzioni comunali si prendano cura – afferma il responsabile nazionale della Foresta che Avanza Alberto Mereu – vogliamo sottolineare l’inefficienza delle politiche ambientali nel nostro paese, dove il grigio la fa sempre più da padrone a discapito del millenario patrimonio floristico e paesaggistico”.


”Abbiamo scelto il 21 novembre – prosegue Mereu – perché coincide con l’ormai dimenticata ‘Festa dell’albero’ di cui Arnaldo Mussolini fu ideatore oltre ottant’anni fa. Esperto selvicoltore e fervente amante e difensore della patria natura – ricorda Mereu -, Mussolini affermava: ‘In Italia si deve generalizzare un nuovo convincimento, che io vorrei definire il culto dell’albero, e come tale la propaganda del Comitato Nazionale Forestale può interessare le montagne e le marine, le rupi scoscese e i greti dei fiumi, la pianura, i viali alberati della città e le piantagioni che dovrebbero allinearsi lungo le strade nazionali, le autostrade, i relitti ferroviari e le stesse stazioni fiorite”’.


”Queste parole, che a distanza di quasi un secolo risultano essere incredibilmente all’avanguardia e sembrano rispondere in maniera esaustiva ai problemi ambientali italiani, sono la motivazione primaria dell’azione dei militanti della Foresta che Avanza – conclude Mereu – Da esse ha principio il filo verde che ancora oggi, in un’Italia sempre più grigia e abbandonata, unisce il nostro gruppo a chi ha lavorato appassionatamente per preservare la vita e la bellezza della nostra terra”.



venerdì 18 novembre 2011

FISCO: CASAPOUND PROMUOVE LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE CONTRO EQUITALIA, AL VIA RACCOLTA FIRME


Banchetti, un sito e manifesti contro i ‘vampiri-burocrati’ in tutta Italia


Roma, 17 novembre – Vampiri vestiti da burocrati, che nascondono denti da Dracula e ali da pipistrello sotto maschera e giacca e cravatta. In calce una scritta: ‘’Firma la legge, ferma Equitalia’’. Questa l’immagine simbolo della campagna avviata da CasaPound Italia per promuovere una legge di iniziativa popolare che limiti lo strapotere della società di riscossione dell’Agenzia delle Entrate. Un sito web (www.fermaequitalia.org), banchetti per la raccolta delle firme in tutto il paese, e migliaia di cartoline e manifesti che stanno invadendo grandi e piccole città italiane per convincere i cittadini a sottoscrivere una proposta di legge che punta a ripristinare alcuni principi irrinunciabili di giustizia sociale, impedendo ad Equitalia di iscrivere ipoteche su immobili destinati ad abitazione principale per crediti inferiori al 30% del valore dell'immobile e di pignorare beni strumentali dell’impresa o percentuali di credito superiori al 20% del totale iscritto in bilancio; obbligandola ad applicare il tasso di interesse legale nella rateazioni dei crediti; revocandole la possibilità di condurre indagini finanziarie; diminuendo la percentuale che l’ente guadagna sui piccoli crediti riscossi raddoppiando invece la percentuale sui grandi crediti per incentivarla a perseguire i grandi evasori.


‘’In quattro anni – sottolinea CasaPound Italia in una nota - Equitalia ha raddoppiato gli incassi e lo ha fatto soprattutto a spese di lavoratori dipendenti, pensionati, piccoli e piccolissimi imprenditori, dai quali ricava l’80% dei suoi profitti. Lo ha fatto in maniera spietata e talvolta in dispregio della legge, che ad esempio vieta ipoteche sulle abitazioni per importi inferiori agli 8.000 euro. Lo ha fatto senza curarsi di distruggere la ricchezza del paese e delle pmi italiane, ad esempio pignorando crediti e beni strumentali essenziali alla vita delle aziende. Lo ha fatto applicando il tasso medio delle banche sui prestiti invece che l’interesse legale. E lo ha fatto optando per la strada più semplice invece di perseguire l’interesse nazionale, vessando chi magari ha poco da pagare ma ha qualche bene da farsi pignorare invece di impegnarsi a rintracciare i titolari di fatto di imprese, proprietà immobiliari e beni di lusso, magari intestati a prestanome o a società di capitali italiane o estere. Per tutti questi motivi, invitiamo i cittadini a scoprire dove firmare e a leggere il testo integrale della legge sul sito www.fermaequitalia.org e sugli altri siti del movimento’’.












sabato 12 novembre 2011

NO, RAGAZZI, IL ROCK'N'ROLL NON FA PER VOI


“Qua altro che rock’n'roll, qui è proprio un popolo de quaccheri” (Gianluca Iannone a Radio Rock, 10/11/2011)



Invecchiando, lo ammetto, si diventa più democratici. A volte rabbrividisco quando penso che lì fuori c’è tutta una schiera di gente che vive e respira intolleranza. Quelli che hanno la verità in tasca, ed ogni altra idea è blasfema, va annientata. Ricordano i fanatici religiosi, gli alfieri delle guerra sante. Quelli di non li conosciamo e non li vogliamo conoscere. Ricordano i deliri WASP diAmerican History X. Gente che si ammanta dei valori della censura, dell’azzeramento di ogni dialogo, di ogni dibattito,. Gli entusiasti del veto, i proibizionisti. Ricordano le pagine più tristi della storia, dal Medioevo alle dittature comuniste. Giovani che prendono, all’occasione, un Mario Scelba (gran persecutore, tra l’altro, degli scioperi operai) come nume tutelare.


No, ragazzi, il rock’n'roll non fa per voi. Il rock’n'roll è ribellione.



Invecchiando, ammetto che si diventa anche più permeabili a teorie sociologiche facili. C’è una schiera di pazzi assatanati, lì fuori, mi dicono. Gente con l’hobby di disumanizzare chi ha davanti. Come quando negli anni di piombo non c’era mai un ragazzo in una divisa, c’erano solo servi del potere. Non sei un uomo, sei un simbolo. Il simbolo di tutto ciò che odio. Un odio cieco, sterile, chiassoso. Sei la proiezione di tutte le mie frustrazioni, di tutta la mia inadeguatezza, di tutta l’ingiustizia del mondo. Tu non devi esistere.


No, ragazzi, il rock’n'roll non fa per voi. Il rock’n'roll è gioia.



Quest’odio folle e sconclusionato ha oggi il suo nemico in un non meglio identificatoFascismo. Sarà che le radici affondano negli scempi di Piazzale Loreto. Sarà che lo spauracchio del Fascismo va bene per tutte le stagioni. Quello che serve, tanto, è un pericolo costante per una mobilitazione periodica. Un giorno si fanno milioni di euro di danni che dovranno pagare i cittadini romani per contestare le banche e mandare via Berlusconi. Ed il giorno dopo, quando Berlusconi se ne è andato per lasciarci con un governo tecnico del banchiere Monti, tutti schierati contro Radio Rock che intervista Gianluca Iannone. Tutti ad indignarsi, imprecare, minacciare. Facciamogli invocare altra repressione, sia mai che si rendono conto della situazione in Italia. Facciamoli sindacare su chi può parlare e chi no. Facciamogli stabilire altri limiti. Facciamogli erigere altri muri.


No, ragazzi, il rock’n'roll non fa per voi. Il rock’n'roll è libertà.



La cosa peggiore di questa famigerata intervista a Iannone su Radio Rock, pare, è che sia stata effettivamente un’intervista, anziché un processo. Il taglio era effettivamente ingenuo, ma figuriamoci: al microfono c’è un DJ, non un politologo. Un DJ ingenuo di suo, se consideriamo che voleva organizzare un dibattito bipartisan accerchiato dai partizan. Ma per quanto ingenuo e prevenuto, traspariva l’intenzione di andare oltre. Forse da qui nasce l’orrore per un gesto simile. Un gesto per cui probabilmente un intero esercito di “precari” sta chiedendo a gran voce il licenziamento di un (ex?) amico. Uno che ha corso il rischio di legittimareCasaPound.


Legittimare è una delle parole chiave che mi terrorizzano. Si tratta di giustificare l’esistenza di qualcuno. Nemmeno il peggior razzismo biologico si è mai spinto fin qui. Questa è una bruttezza tutta vostra. Del vostro terrore e del vostro astio. State combattendo contro voi stessi: quello che vi piace chiamare Fascismo è in realtà tutta la vostra violenza, intolleranza, inadeguatezza ed ignoranza.


Il vostro terrore cronico, la vostra vigliaccheria, la disonestà intellettuale, il gusto per il livore, l’odio per l’altro da sé.


L’avete chiamato antifascismo e ne avete fatto un valore.


La sbirraglia, la repressione, l’oscurantismo, i dogmi, i tabù, gli steccati: siete voi.



No, ragazzi, il rock’n'roll non fa per voi: il rock’n'roll è bellezza e gioventù e sole in faccia.


È Fascismo.

CASAPOUND NAPOLI RIFIUTA LA LOGICA ANTIDEMOCRATICA DI DEMAGISTRIS


“ Di fronte alle odierne dichiarazioni del sindaco di Napoli non possiamo che rimanere sconcertati.


Vorremmo ricordare al sindaco, eletto anche con i voti di chi era a Roma il 15 Ottobre a seminare odio e a devastare una città, che CasaPound è un’associazione culturale regolarmente riconosciuta e pertanto è inconcepibile pensare di poter porre un veto alla manifestazione nazionale del 26 Novembre a Napoli”. Lo afferma in una nota Emmanuela Florino, responsabile campana di CasaPound Italia.


“Inoltre mi chiedo come possa mai, un paladino della democrazia e della costituzione come il sindaco-magistrato, pensare di reprimere la libera manifestazione di pensiero sancita proprio dall’ art. 21 della carta costituzionale. De magistris dimentica pure che la sua funzione non prevede la possibilità di vietare alcuna manifestazione in quanto spetterebbe alla prefettura. Se ciò accadesse sarebbe gravissimo perché significherebbe che le autorità competenti, messe sotto pressione politica, cambierebbero la decisione già presa di far svolgere il corteo.


“Infine –e conclude- in questo modo il sindaco non fa altro che fomentare l’odio e la rabbia repressa di quei personaggi noti e a lui molto vicini che, in nome di un quanto mai lontano e sterile antifascismo che è l’unica parola che sembrano riuscire a pronunciare, minacciano sui loro siti di ‘impedire ai fascisti di camminare per la città con tutti i mezzi possibili’. La contromanifestazione annunciata significherebbe, per giunta, andare contro il motivo per cui scendiamo in piazza e ciò significa che centri sociali, sinistra antagonista e sindaco sono dalla parte di poteri forti, banche e usurai. Ma di questo non ce ne stupiamo affatto”.




giovedì 10 novembre 2011

CASAPOUND IN PIEDI SULLE ROVINE

IANNONE, CASAPOUND PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA? PD E FDS SI ESPRIMANO SU GOVERNO IN MANO A BANCHIERI


Roma, 10 novembre – ‘’Non hanno nulla da ridire su chi spinge a grandi passi il paese nelle mani di quella finanza internazionale che ha portato l’Italia, l’Europa e il resto del mondo verso la crisi più grave del secolo, ma ritengono che la democrazia sia in pericolo perché a Radio Rock si parla di CasaPound Italia: ancora una volta il Pd e la Federazione della sinistra danno dimostrazione del vuoto cosmico che li contraddistingue se non della malafede che li spinge a deviare l’attenzione degli italiani verso falsi problemi’’. Lo afferma in una nota Gianluca Iannone, replicando alle polemiche sollevate da alcuni esponenti del Partito democratico e della Federazione della sinistra sulla sua partecipazione a un programma andato in onda questa mattina su Radio Rock.


‘’Chiamare un banchiere e un finanziere di fama internazionale a risolvere la crisi causata da banche e finanza è un controsenso che dovrebbe ‘indignare’  le coscienze di chi sostiene di essere schierato a difesa dei soggetti più deboli. Ma alla sinistra Mario Monti non fa paura, alla sinistra fa paura solo CasaPound Italia con i suoi 3.500 iscritti e le sue battaglie sociali. Foschi e Peduzzi non vedono rischi per la democrazia nell’affidare il paese a un governo tecnico guidato da un International Advisor di Goldman Sachs, una delle più grandi banca d’affari del mondo, che ha speculato sulla crisi dei mutui subprime e ha investito su debito della Grecia, ma li vedono in un’intervista a Iannone su Radio Rock. Ma i loro elettori lo sanno?’’.


 

mercoledì 9 novembre 2011

GIOVEDI 10 NOVEMBRE - GIANLUCA IANNONE IN DIRETTA SU RADIO ROCK

Domattina alle 9 il presidente di CPI Gianluca Iannone sarà in diretta su Radio Rock per un'intervista. L'emittente è ascoltabile anche in streaming su www.radiorockroma.it
Sarà possibile intervenire in diretta tramite sms e mail e, trattandosi di storica emittente di sinistra, tali interventi sono a maggior ragione importanti. Ci incontreremo per commentare e coordinarci dalle 8 e 45 sul gruppo "RBN Live", al quale chi non è ancora è iscritto può aderire andando all'indirizzo http://www.facebook.com/groups
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martedì 8 novembre 2011

ANDIAMO DAPPERTUTTO - BARI 7 NOVEMBRE


LIBERTA' PER ERVIN

Una cartolina per Ervin - chiunque volesse far sentire la propria vicinanza al nostro amico e camerata Ervin può farlo scrivendo anche solo una semplice cartolina con la propria firma sotto a "saluti da" a: Ervin Di Maulo, Strada Santissimo Salvatore (Teverina) 14b, 01100 Viterbo - LA REPRESSIONE NON CI SPEZZA...CI MOLTIPLICA!!

lunedì 7 novembre 2011

26 NOVEMBRE - MANIFESTAZIONE NAZIONALE A NAPOLI

Per info su partenze da Verona e dal Veneto
bloccoverona@yahoo.it
veneto@casapounditalia.org




Roma, 7 novembre – Contro l'aggressione della finanza, per il ritorno a una economia concreta e al servizio della Nazione, contro ogni ipotesi di svendita delle aziende pubbliche, Finmeccanica ed Eni in testa, CasaPound Italia scende in piazza sabato 26 novembre a Napoli, con un corteo che partirà alle 16 da piazza Carlo III. Dal nord al sud, Napoli come Bolzano: per Cpi sarà la seconda manifestazione nazionale, dopo quella che il 5 marzo scorso portò nel capoluogo altoatesino 4mila persone provenienti da tutta Italia. 


 


‘’Vogliamo riportare al centro della scena politica i problemi reali del Paese, dimenticati per effetto di un dibattito falsato ed eterodiretto dai tanti poteri forti che non vedono l’ora di mettere le mani sulla ricchezza del paese, patrimonio industriale in testa – sottolinea il movimento in una nota - Contro le aberrazioni della finanza, lo strapotere delle banche, l’inganno del debito, l’incubo di signoraggio e delocalizzazioni, CasaPound Italia chiama a raccolta chi crede che la nazione debba tornare ad essere una unità morale, politica ed economica, che si realizza integralmente in uno Stato il cui primo compito è riconquistare la sovranità e l’autonomia minacciate da poteri forti e li invita a scendere pacificamente in piazza per dire che l’Italia è Stato, Popolo, Lavoro’’.

giovedì 3 novembre 2011

LA MIA PATRIA E' LADDOVE SI COMBATTE PER LA MIA IDEA



Nerdah Mya con un volontario delle Special Black Forces in una trincea nelle vicinanze del villaggio di Oo Kray Khee (Little Verona).

A dispetto della annunciata intenzione di trattare un cessate il fuoco con l'Unione Nazionale Karen e con gli altri movimenti etnici, il governo birmano sta inviando nuove truppe nel distretto di Dooplaya.
Nerdah Mya ha messo in stato di allerta tutti i suoi uomini: "Non si può negoziare con chi non rispetta alcuna regola" - ha dichiarato oggi il Colonnello al ritorno da un meeting operativo con numerosi ufficiali del KNLA.
"Da tempo ci siamo preparati ad affrontare le eventuali operazioni dell'esercito birmano" - ha affermato Nerdah Mya, che ha aggiunto: "Qualche giorno fa abbiamo catturato un agente birmano nel villaggio di Oo Kray Khee. Inviava informazioni sulle nostre difese al comando operativo del distretto. Non mi sembra un' attività funzionale ad una onesta trattativa di pace. Siamo pronti a batterci, se i Birmani si avvicineranno alla nostra zona di sicurezza".

mercoledì 2 novembre 2011

VENERDI 4 NOVEMBRE

Primo evento del novembre irlandese.

Venerdì 4 novembre ore 21.30

irish pub music by 3fullG
Guiness on draught
whisky cider cocktails

Per l'occasione sarà inaugurata la mostra sulle tensioni e le lotte nell'Irlanda del Nord.

Tutto questo al Cutty Sark in via Poloni 30 a Verona.

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