giovedì 23 dicembre 2010

CEDERE AL RICATTO E ALLA PREPOTENZA


 IL RETTORE MAZZUCCO CONCEDE UNA CONFERENZA STAMPA IN RETTORATO AI COLLETTIVI.

ANCORA UNA VOLTA RAPPRESENTANZE ELETTE VENGONO IGNORATE


 Ieri da mezzogiorno fino alle 2 di notte i soliti sedicenti “studenti verona” hanno occupato palazzo Giuliari, sede del rettorato. Scopo dell’occupazione la richiesta di un assemblea generale d’Ateneo già richiesta precedente tramite la raccolta di 2300 firme. Successivamente alla raccolta delle 2300 firme, Blocco Studentesco e Azione Universitaria, occupano il rettorato il 7 Dicembre per richiedere l’assemblea tramite la raccolta di tutte le firme dei rappresentanti eletti all’interno dell’Ateneo. Nisba (per ora). L’assemblea non viene concessa nemmeno in questo caso. Tuttavia, questo pomeriggio, dopo l’occupazione di ieri del rettorato durata 14 ore, il rettore concede una conferenza stampa in sala degli specchi a Palazzo Giuliari. Concedendo questa conferenza stampa all’interno del rettorato, il Magnifico, non solo concede spazi esclusivamente quando viene messo alle strette dalla prepotenza, ma toglie spazio a tutte le rappresentanze regolarmente elette all’interno dell’Ateneo. Siamo in democrazia, ci sono delle regole, allora vediamo di giocare secondo le regole di questo gioco. Se non viene concessa l’assemblea dopo la raccolta di firme da parte delle rappresentanze elette, a cosa servono le rappresentanze?



 Così facendo Mazzucco toglie la parola agli studenti ignorando la loro voce che si deve esprimere attraverso i rappresentanti degli studenti. Se non ci riprendiamo il diritto di parola come rappresentanze elette, a difesa e a salvaguardia dell’università e degli studenti, a mano a mano le liste e gli studenti eletti all’interno dei vari consigli, non solo perderanno questo diritto(che già risulta essere minimo), ma scompariranno lasciando così l’università in mano ai Baroni e ai privati.

 Battiamoci insieme per un’università degli studenti e per gli studenti, dove lo studente ritorna al centro del processo educativo e ha quindi voce in capitolo su tutte le questioni riguardanti l’università!




GIOVINEZZA AL POTERE!


 

martedì 21 dicembre 2010

ANTIFA BLA BLA BLA

Ecco l'ennesima menzogna antifascista che si scioglie come neve al sole.

LE BOTTE AI COMPAGNI DECISE IN ASSEMBLEA

Riunione: il servizio d'ordine autorizzato a picchiare chi non rispettava le direttive. La "cascata" era stata decisa in assemblea la sera prima.


 


Picchiatore fascista. Infiltrato. Si è detto e letto di tutto sul ragazzo con il casco che picchia il quindicenne davanti a via degli Astalli. Invece è un «disobbediente» di Casarin e il pestaggio deciso il giorno prima a La Sapienza.  Per un giorno intero è rimbalzata la notizia che fosse un giovane di Casa Pound, quindi un picchiatore fascista e infiltrato. Il braccio alzato che indicava la sua vittima era diventato il saluto romano. Ma la verità viene a galla. È un ragazzo del servizio d'ordine. Appartiene ai «Disobbedienti» di mala memoria. Non è un caso che lì a pochi passi ci sia Francesco Caruso, leader delle «tute bianche» oggi passate ai caschi e felpe nere, che soccorrerà il ferito. Sono gli stessi manifestanti che hanno partecipato al corteo che avvertono: è un «compagno» sempre presente alle manifestazioni. Per alcuni è «romano» per altri del Nord Est del «gruppo di Casarini». Il web viene riempito da video dove compare lo stesso «colpitore di casco» mentre allontana altri manifestanti da un blindato dei carabinieri. «Mantenva l'ordine». Soprattutto faceva rispettare le direttive decise la sera prima in un'assemblea a La Sapienza. A rivelare tutto un «compagno» che posta la verità sul forum di informazione alternativa che da quattro giorni ospita commenti sulla vicenda.


«La "cascata" era stata decisa in assemblea la sera prima - si legge nel post - Il fatto è gravissimo perché preventivato nell'assemblea tecnica a La Sapienza». In questa riunione, secondo quanto si legge nel forum, venne comunicato ai presenti «che chiunque non avesse rispettato le decisioni sarebbe stato riempito di botte». Così si scopre che durante quell'assemblea nel più grande ateneo di Roma, fu decisa la strategia da attuare il giorno dopo durante il corteo. Le decisioni dell'assemblea «tecnica» prese dai «comunicatori» prevedevano che andava evitato «lancio di frutta, uova, palloncini colorati, all'ingresso nella zona rossa vicino Montecitorio ma anche contro le banche e le telecamere. I book block (gli scudi che raffigurano libri, ndr) davanti a protezione degli altri dietro, corteo che terminerà a piazza del Popolo con un'assemblea pubblica (quindi senza tentativi ulteriori di avvicinamento a Camera e Senato) e nuovo corteo dal Muro Torto. E se la polizia attacca? «Resistiamo» la risposta dei «comunicatori», come non è stato dato sapere visto che nessuno avrebbe dovuto avere, diciamo così, materiali atti alla difesa della propria incolumità personale (servizio d'ordine a parte, dotato di soli caschi e libri-scudo)».





Decisioni non rispettate. Ma la «verità» rivelata con tanto di «auguri di pronta guarigione al ragazzo e un pensiero ai suoi cari» scatena i frequentatori del web. Pochi i «Taci» molti i commenti che squarciano il velo su una realtà violenta che serpeggia in questo nuovo movimento. «Niente di nuovo sul fronte romano», scrive John Doe. «Sono anni che le ormai defunte Tute Bianche pretendono di egemonizzare piazze e assemblee con metodi che definire squadristi è poco. Frasi del tipo "Chi non fa così, viene gonfiato" o i cosidetti "compagni", che quando dissenti dalle loro posizioni, ti fanno il gesto della P38 in assemblea, non sono una novità nella Capitale». Ci sono anche i pentiti come «47 morto che parla». «Anch'io ero a quella "punta tecnica", quando è stato detto pubblicamente che si sarebbe dovuto menare chi sgarrava, non ho detto nulla, non credevo che avrebbero veramente pestato qualcuno, non mi sono reso conto della gravità di quelle parole... Mi sento una merda. Non farò due volte lo stesso errore». E quanto è accaduto, il ferimento di Cristiano C., sembra aver posto le premesse per un regolamento dei conti. Ieri sera «block» avvisa «Arriverderci al 22... Chiudiamo il conto con le "guardie bianche"».

domenica 12 dicembre 2010

Roma: Blocco Studentesco, centinaia di motorini in corteo contro Riforma Gelmini

LA BELLEZZA E' NELL'AZIONE!
DA PRENDERE AD ESEMPIO!



«Blitz a ministero Economia, Istruzione e Senato contro tagli e privatizzazioni».

Roma, 10 dicembre – Centinaia di motorini in corteo hanno sfilato questa mattina per le strade di Roma per difendere l’istruzione pubblica da tagli e privatizzazioni. La «motorinata» promossa dal Blocco Studentesco e dai coordinamenti degli studenti di Roma nord, Eur e quarto municipio, è partita da piazza della Repubblica per raggiungere prima il ministero dell’Economia in via XX settembre, poi il Senato e infine il ministero dell’Istruzione in viale Trastevere. «Si è trattato di un’originale forma di protesta assolutamente pacifica e divertente – spiega Guelfo Bartalucci, responsabile romano del Blocco Studentesco –. Abbiamo raggiunto i luoghi che più rappresentano il difficile momento che sta vivendo l’istruzione pubblica, realizzando delle brevi assemblee in cui abbiamo ribadito il nostro no alla Riforma Gelmini e ai tagli realizzati dal governo».

sabato 11 dicembre 2010

'Motorinata' degli studenti in centinaia con i tricolori

Dal sito di Repubblica

ROMA: Stamattina 'motorinata' degli studenti medi vicini al Blocco studentesco. Almeno tre-quattrocento ragazzi a bordo dei loro scooter stanno attraversando le vie della Capitale strombazzando.
Gli studenti, in due su ogni motorino, sono partiti da largo Pugliese, a Montesacro, ponte Milvio e dall'Eur alle 9.30. Poi si sono ritrovati a piazza della Repubblica. Un corteo chiassoso e colorato dalle bandiere tricolore che sventola da ogni dueruote e dai fumogeni rossi e verdi.

Prima tappa il ministero dell'Economia, dove i ragazzi hanno scandito il classico slogan contro i tagli alla finanziaria "noi la crisi non la paghiamo". Poi il corteo ha percorso via Cavour, via dei Fori Imperiali, Circo Massimo, seconda tappa palazzo Grazioli. Ma un cordone di polizia li ha fermati in piazza Venezia.

Il corteo poi si è diretto verso il Senato, qui è stato srotolato uno striscione e sono stati scanditi slogan. Quindi di nuovo tutti in sella passando per via della Conciliazione, davanti San Pietro, fino a Trastevere, sotto le finestre del ministero dell'Istruzione. Anche qui striscioni, fumogeni e slogan contro la Gelmini. 


(10 dicembre 2010)

FOTO

venerdì 10 dicembre 2010

[MILANO] NO AI TAGLI


NON TAGLIATECI IL FUTURO. BLOCCO STUDENTESCO DICE NO AI TAGLI DELLA RIFORMA


Oggi alle ore 15 e 30 Blocco Studentesco Milano ha simbolicamente occupato la statua di Vittorio Emanuele II, in piazza del Duomo, per esprimere il proprio dissenso rispetto ai tagli a scuola e università, pur rigettando le strumentalizzazioni che hanno caratterizzato le manifestazioni studentesche degli ultimi giorni.
Prendere posizione, per noi, implica responsabilità. La nostra contestazione è responsabile perché non presta il fianco a giochi di potere che poco hanno a che fare con la cultura: scuola università e ricerca vanno difese perché da esse dipende il nostro futuro. La nostra posizione in merito alla Riforma Gelmini è responsabile perché la nostra contestazione non si basa su pregiudizi faziosi. Ci battiamo, infatti, contro quella sua componente che prevede il ridimensionamento dell'importanza dell'istruzione e della ricerca: l'ingresso del 40% di fondazioni private nei consigli di amministrazione universitari, la precarizzazione dei ricercatori per puri motivi di bilancio, il taglio al Fondo di finanziamento ordinario di 1,5 mld di euro e i 6 miliardi di euro di tagli previsti in tre anni alla scuola superiore, oltre che al raddoppiamento dei fondi destinati alle scuole private. Lo facciamo perché ci rendiamo conto che i primi a trarne svantaggio siamo noi studenti, ma le conseguenze ricadranno su tutti gli italiani. Per questo è importante mobilitarsi. Per protestare in difesa dei nostri diritti affermando che siamo noi il futuro di questo paese e perciò ne siamo responsabili.

Blocco Studentesco Milano

mercoledì 8 dicembre 2010

‎[VERONA]- Blocco Studentesco Università occupa il rettorato e partecipa va all'assemblea dei collettivi

Di seguito i due scritti riguardo l'occupazione del rettorato e il riassunto dell'assemblea degli studenti.


Poli: "Il Rettore Mazzucco conceda un'assemblea d'Ateneo a tutti gli studenti"








Verona, 7 Dicembre- Dopo i numerosi ostacoli ricevuti da parte degli uffici universitari per qualsiasi iniziativa si volesse organizzare, e dopo il rifiuto del rettore nel concedere un’assemblea d’ateneo, questa mattina 50 militanti del Blocco Studentesco, insieme ai ragazzi di “Azione Universitaria – Studenti per le libertà”, hanno simbolicamente occupato il Rettorato. “Abbiamo deciso di occupare l’ufficio del Rettore- spiega Martina Poli, consigliere di facoltà del Blocco Studentesco- perché da troppo tempo la nostra lista viene ostacolata nelle sue iniziative da numerosi uffici universitari, che fanno di tutto per impedire il normale svolgimento dell’attività politica all’interno dell’ateneo.” Quello con il Rettore sembra essere stato un’incontro costruttivo, in quanto il Magnifico ha dichiarato che approverà un’assemblea d’ateneo solo quando la richiesta verrà formulata formalmente dalle liste presenti all’interno dell’università. “Noi come Blocco Studentesco- prosegue Poli- abbiamo deciso di farci promotori per avanzare questa richiesta al Rettore Mazzucco al fine di ottenere un’assemblea d’Ateneo dove tutte le liste elette e tutti gli studenti abbiano possibilità di esprimersi in merito alla Riforma Gelmini.”





Resoconto Assemblea e incontro con il collettivo
Dopo aver ricevuto la risposta positiva del rettore, abbiamo deciso di andare all'Assemblea organizzata in Università per cercare di creare proprio la pluralità necessaria per inoltrare la richiesta di un'Assemblea Generale di Ateneo. Siamo dunque andati a proporre una collaborazione di tutti i gruppi studenteschi (andando momentaneamente oltre le altre ed evidenti differenze ideologiche e il nostro attuale disappunto per la scorrettezza dei Collettivi, che stanno continuando a fare politica in Università senza manifestare apertamente la loro appartenenza) dal momento che in questo caso vogliamo tutti la stessa Assemblea d'Ateneo e che grosso modo ci troviamo d'accordo anche nella contestazione alla riforma Gelmini.


Era stato posto un problema: come reagire al rifiuto del Rettore? E noi abbiamo portato e proposto la soluzione appena trovata, che però non ha risvegliato la reazione che ci si aspetterebbe.


Non è stata nemmeno colta l'evidente motivazione per cui siamo andati là e i ragazzi ci hanno anzi più o meno cortesemente invitati a rivolgerci direttamente ai Rappresentanti degli Studenti dal momento che “vogliamo fare il gioco burocratico del Rettore” e che loro non sono vicini a nessuna lista universitaria e a nessun gruppo politico (?). Allora, gli si dice, facciamo questa cosa semplicemente in continuità con quella che avete fatto voi raccogliendo le 2300 firme. Ma la chiusura mentale e l'antifascismo che li permea non gli consente di fare nemmeno questo. “Se la mia firma verrà anche solo associata in qualche modo ad un'iniziativa del Blocco Studentesco la ritiro subito.” Peccato, non sei riuscito a capire che il Blocco Studentesco vuole fare esattamente quell'Assemblea che volevi anche tu, e per la quale hai firmato. Peccato, sei talmente un “cervello libero ed indipendente” che non riesci neanche a sostenere fino in fondo quello che vuoi. Peccato sì, ma fino ad un certo punto, perchè l'Assemblea noi la richiediamo e la facciamo, insieme a tutte le liste e i gruppi che vorranno aderire.


In conclusione: mentalità pratica nulla (come hanno giustamente lamentato alcuni ragazzi interessati solo alla mobilitazione contro la riforma, si è praticamente dato aria alle gole con cose vecchie, che si sanno già e, soprattutto, che non c'entravano nulla) e paroloni tanti (uno mi ha detto “sei un' anticapitalista gerarchizzata”, giuro). Il tutto condito con gustosi siparietti, vedi la studentessa cinquantenne fuori corso che è piombata in mezzo all'Assemblea con il pugno (quello sbagliato) alzato, o il ragazzo che ha intrapreso da solo il coro “Fuori i fascisti dall'Università”. Nessuno l'ha seguito, però almeno s'è potuto godere il nostro più caloroso applauso.


Avevamo davvero creduto in una possibile unione delle forze per questo contingente obiettivo comune, sarebbe stata un'occasione buona per tutti e avremmo potuto essere davvero gli “Studenti Veronesi” nella loro complessità. In ogni modo il primo passo è stato fatto e la richiesta di Assemblea che stileremo a brevissimo rimane naturalmente aperta alla firma e alla collaborazione di tutti. O, per lo meno, di tutti quelli che riusciranno a sopportare di volere quello che vogliamo noi.

mercoledì 1 dicembre 2010

Roma: Blocco Studentesco, più di 1000 studenti in corteo all’Eur contro la riforma

Tratto da www.bloccostudentesco.org
Roma, 1° dicembre – Più di 1000 studenti degli istituti Alberti, Cannizzaro e Vivona, sotto la sigla apartitica «coordinamento Eur», hanno manifestato stamattina per le vie dell’Eur per protestare contro i tagli alla scuola pubblica previsti dalla riforma Gelmini e i finanziamenti agli istituti privati. Tra i promotori dell’iniziativa anche i ragazzi e i rappresentanti d’istituto del Blocco Studentesco. Il corteo spontaneo si è svolto per le vie del quartiere, partendo da viale della Civiltà del Lavoro, attraversando viale Europa e via Cristoforo Colombo, bloccando di fatto la circolazione. La manifestazione è terminata con un’assemblea sotto al «Colosseo quadrato», dove si è discusso sulle modalità di proseguimento della protesta nei prossimi giorni. Mobilitazione anche a Ostia, dove oltre 600 studenti degli istituti Faraday e Labriola hanno organizzato una assemblea straordinaria in via Capo Sperone, sfilando poi lungo il viale.

Università: Tor Vergata, Blocco Studentesco e liste di sinistra occupano il rettorato

Roma, 1° dicembre – Dopo l’approvazione della riforma Gelmini alla Camera la mobilitazione continua. Nel corso di un’assemblea nell’ateneo di Tor Vergata, partecipata da circa 400 persone ed organizzata dai rappresentanti degli studenti, una delegazione di più di cento studenti composta dai ragazzi del Blocco Studentesco e liste di sinistra tra cui la Federazione Giovani Socialisti, ha occupato simbolicamente il rettorato. «L’iniziativa è stata promossa e sostenuta dal Blocco Studentesco – spiega Noah Mancini, senatore accademico –. Insieme a noi altre liste di sinistra si sono unite per chiedere al magnifico rettore Renato Lauro di esprimere una presa di posizione ufficiale, tenuto conto del dissenso manifestato in assemblea nei confronti dei provvedimenti contenuti all’interno della Riforma Gelmini, tra cui il taglio di 1,5 mld di euro al Fondo di Finanziamento Ordinario e il processo di privatizzazione dell’Università pubblica che di fatto è stato avviato».

Sgambetti e Vittorie in UniVr - Riflessioni sulla "democrazia universitaria" e sui collettivi- sigle fantasma


E’ ormai iniziata da due anni la nostra attività all’interno dell’università di Verona, attività che in questo lasso di tempo ha portato diverse vittorie per noi e per tutti gli studenti che ci hanno sostenuto, come le scorse elezioni universitarie dove la lista del Blocco Studentesco ha ottenuto 2 rappresentanti di facoltà, uno a Lingue e uno a Lettere. Molte sono state le iniziative portate avanti dal movimento come le numerose conferenze , che però non sempre è possibile realizzare all’interno dell’ateneo, perché evidentemente non tutti gli studenti e gli addetti ai lavori dell’Università sono così democratici come dicono di essere...
Prosegue in questa nota su facebook

http://www.facebook.com/notes.php?id=1179110211&notes_tab=app_2347471856#!/note.php?note_id=465515956090

MOBILITAZIONE NAZIONALE CONTRO LA RIFORMA

Il volantino è in distribuzione in questi giorni davanti a tutte le scuole di Verona e Provincia.
La mobilitazione continuerà. Per collaborare alla mobilitazione scrivici a
BLOCCOVERONA@YAHOO.IT


Qua di seguito la posizione ufficiale del Blocco Studentesco riguardo la riforma Gelmini.

http://augustomovimento.blogspot.com/2010/12/posizione-del-blocco-studentesco-sulla.html