mercoledì 30 maggio 2007

Vincere...E ABBIAMO VINTO!!!

ANDREA MIGLIORANZI, IL CANDIDATO DI FIAMMA TRICOLORE NELLA LISTA CIVICA E' DIVENTATO CONSIGLIERE COMUNALE PRENDENDO IL MASSIMO DELLE PREFERENZE.

COMPLIMENTI A LUI E AUGURI DI BUON LAVORO!!


FESTEGGIAMO ANCHE PER VITO COMENCINI, MILITANTE DEL BLOCCO STUDENTESCO, VINCITORE NELLA TERZA CIRCOSCRIZIONE!

AVANTI BLOCCO

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giovedì 24 maggio 2007

DAI CHE CI SIAMO

Manca poco alla fine dell'era Zanotto!

Un ultimo sforzo...Per Verona e per i Veronesi!!

Vota TOSI SINDACO e scrivi MIGLIORANZI



CIAVARDINI LIBERO SUBITO

E ora?? cade la trama, si schiariscono le ombre...cambierà qualcosa??

DEVE CAMBIARE!!


Parla il figlio del pentito che accusó Mambro e Fioravanti

"Mio padre nella storia del processo di Bologna ha sempre mentito". A dirlo è il figlio di Massimo Sparti, Stefano, intervistato dai microfoni del Gr1. Massimo Sparti è uno dei testimoni chiave del processo per la strage di Bologna, che solo poche settimane fa ha portato alla condanna definitiva del terzo Nar accusato, Luigi Ciavardini. Il pentito Sparti era un falsario di documenti, per conto anche della Banda della Magliana, che otto mesi dopo la strage del 2 agosto 1980, testimonió di aver ricevuto da Fioravanti la richiesta di una carta d'identità per la Mambro. Il documento, sempre secondo la testimonianza di Sparti, era necessario perché Fioravanti e la Mambro erano stati notati vicino la stazione vestiti in abiti tirolesi e rischiavano di essere riconosciuti. "Mio padre - ha raccontato Stefano Sparti - ha sempre affermato di essere a Roma per ricevere richiesta di documenti falsi da parte di Valerio Fioravanti e di Francesca Mambro. In realtà eravamo tutti a Cura di Vetralla, vicino Viterbo, a casa di campagna pronti a partire per le vacanze, nei giorni precedenti, nei giorni successivi e nel giorno stesso della strage". Nell'estate del 1981, subito dopo la sua testimonianza al processo, Massimo Sparti comincia ad avvertire i primi dolori e chiede di essere scarcerato. Le analisi peró danno esito negativo. A marzo dell'anno dopo, le analisi, misteriosamente, danno un esito completamente diverso. Sparti, a causa di un tumore al pancreas, viene scarcerato. Morirà nel 2002, sempre rifiutando ogni terapia di cura. "Mio padre - ha dichiarato Stefano Sparti ai microfoni del Gr1 - si è sempre vantato, di fronte a noi, con altre persone, di avere le lastre di un'altra persona, relative a una malattia che in realtà lui non aveva, cioè il tumore. Un'altra cosa a cui aveva fatto piú volte riferimento é che aveva trovato una via per riuscire ad avere in carcere anfetamine cosí da simulare il dimagrimento da tumore. In realtà mio padre è morto soltanto nel 2002". Stefano Sparti ha anche raccontato di essere andato a trovare il padre in clinica, tre giorni prima che morisse. "Quando gli chiesi come mai si fosse infilato in quella situazione mi disse 'mi dispiace ma non potevo fare altrimenti'". Sulla possibilità di andare a raccontare tutto ai magistrati, il figlio del superteste ha detto: "Sto pensando di andare sinceramente. Non che questo possa cambiare la situazione perché ho visto come sono state trattate le tre persone che hanno sempre detto la verità: mia madre, mia nonna e la tata. Non sono mai state credute"

lunedì 14 maggio 2007

Video C9M e ZetaZeroAlfa a Parigi

A breve anche qualche scatto

Si aprirà la folla al passaggio della banda

Sta arrivando l'estate, si avvicinano gli esami, le ragazze si vestono piu succinte e le gole chiedono refrigerio

MA

noi continuiamo con le attività, i volantinaggi nelle scuole e le battaglie per la verità su Bologna.

Stiamo organizzando anche gruppi studio per la preparazione e rifinitura delle tesine, per i ragazzi di quinta. A chi serve una mano basta farlo sapere

AVANTI BLOCCO

mercoledì 9 maggio 2007

Blocco On Tour

Un breve saluto dalla Francia!

Ottima ospitalita dei camerati Parigini, ottimo clima, ottima tensione!!


E domani corteo per Sebastien e concerto hotel stella e zetazeroalfa con il debutto dal vivo del nuovo CD!!!


FARE BLOCCO

AVANTI BLOCCO


venerdì 4 maggio 2007

La battaglia non ha confini!

Dal sito del Comitato 9 maggio

Il 7 maggio 1994 venne organizzata, dalle organizzazioni GUD e JNR, una anifestazione per protestare contro gli eccessivi fasti delle memorazioni per lo sbarco degli Americani. Era anche l’occasione per manifestare contro l’imperialismo yankee, le cui guerre hanno insanguinato il mondo negli ultimi cinquant’anni. Oggi più che mai dobbiamo continuare la lotta contro questo nemico che ha deciso di mettere l’Europa sotto scacco.

Mentre si recava al corteo, Sébastien Deyzieu, militante nazionalista di 22 anni, venne rincorso, da poliziotti in borghese agli ordini di Pasqua e del suo tirapiedi Massoni, come in una battuta di caccia in cui lo stesso Sébastien era la preda. L’inseguimento ebbe fine sul tetto di un’immobile di Rue des Chartreux dal quale i poliziotti, senza alcuna pietà, lo spinsero a precipitare. Poco dopo il nostro camerata morì.
Oggi, uniti davanti allo stesso nemico, i giovani nazionalisti continuano ad onorare la memoria di uno dei loro e invitano tutta la grande famiglia nazionalista ad unirsi nel ricordarlo, in una marcia silenziosa, il 9 maggio.










Dove non si puo'...CI SIAMO

Se in una scuola si parla di qualcosa che ci compete e il discorso e' unidirezionale....uno spazio ce lo conquistiamo.

E COSI' SARA' OVUNQUE