giovedì 18 dicembre 2008

CASAPOUND ITALIA -=VERONA=-

NUOVA AZIONE DI CASA POUND: BABBI NATALE MORTI SIMBOLO DEL POPOLO STROZZATO DALLA CRISI
A breve distanza dalle ultime azioni shock per sensibilizzare sulle morti bianche e il pesante incremento del carovita, Casapound Italia torna ad agire con l’ultima dimostrazione dell’anno. “Un’altra azione di sensibilizzazione, prima di passare alle proposte alternative e alle azioni di aiuto verso i cittadini” Spiega Marcello Ruffo Coordinatore regionale dell’Associazione. “Il nostro scopo non e’ soltanto quello di shockare i Veronesi, ma di renderli partecipi delle discussioni sui problemi che li attanagliano per poi  trovare insieme soluzioni”. Da Sabato 20 Dicembre fino alla fine di Febbraio, Casapound sara’ in piazza bra e via Mazzini, con banchetti per incontrare i cittadini e raccogliere le firme per le proposte di legge MUTUO SOCIALE (www.mutuosociale.org) e TEMPO DI ESSERE MADRI (www.tempodiesseremadri.org) . “per dimostrare che le soluzioni ci sono, bisogna volerle!”Conclude Ruffo.
Un Babbo Natale steso a terra, morto, posto al centro di una finta “scena del crimine”, con tanto di nastro segnaletico e sagoma disegnata a terra col gesso. E’ questo lo scenario dell’ultima azione di protesta simbolica messa in atto nella notte dai militanti di Casapound Italia in diverse città d’Italia. Attorno al Santa Claus assassinato sono stati disposti cartoncini con l’indicazione delle diverse “armi del delitto” con cui il sistema politico-bancario sta uccidendo il popolo italiano: affitti, caro vita, flessibilità, mutui, pensioni povere, precariato, retribuzioni basse. La protesta, che ha coinvolto centinaia di militanti di Casapound in tutta Italia, ha toccato le seguenti città: Verona, Roma, Bologna, Genova, Torino, Perugia, Fermo, Palermo, Bolzano, Bari, Frosinone, Lecce, Latina e molte altre. “Scopo della protesta è quello di rompere la retorica natalizia del “tutto va bene” – spiega Gianluca Iannone, responsabile nazionale di Casapound Italia – In una fase in cui si dispensano ipocritamente “consigli per gli acquisiti” di ogni genere e fattura,  in un  trionfo di quel regno della merce e del consumo che proprio in queste settimane entra in una crisi forse irreversibile, abbiamo simbolicamente mostrato l’immagine choc di un Babbo Natale cadavere proprio per sensibilizzare sul momento drammatico che sta vivendo il nostro popolo. Siamo stufi – continua Iannone – di leggere ovunque che ‘a Natale siamo tutti più buoni e che tutto va bene’. Non ci sembra, infatti, che in questo periodo banchieri e palazzinari siano diventati più ‘buoni’ ed i festeggiamenti stessi saranno soltanto un miraggio per migliaia di famiglie, di lavoratori e di pensionati sempre più stretti nella morsa della crisi provocata da un sistema manovrato dai soliti speculatori. Inoltre, proprio in questo momento economicamente difficile si stanno anzi chiedendo sacrifici solo e soltanto ai semplici cittadini. E questo – conclude il responsabile di Casapound Italia – è per noi intollerabile”.



Via Mazzini (DUE CAMPANE)





CASTEL VECCHIO


PORTONI BORSARI

lunedì 8 dicembre 2008

Notizie da Roma



Blocco Studentesco: "Manifesti firmati da noi affissi in scuole di Roma sono un falso"Sui muri di numerosi istituti della capitale sono stati affissi dei manifesti a firma Blocco Studentesco. Sul manifesto si parlava dell'annullamento della manifestazione studentesca trasversale di venerdì 5 dicembre, uno sciopero al quale il Blocco aveva aderito.

In merito interviene Davide Di Stefano, responsabile del Blocco:"Questo manifesto è una provocazione della sinistra antagonista, rivendicata anche sul sito "Indymedia". Uno sciopero che sarebbe stato trasversale viene fatto passare come una nostra manifestazione, di fatto screditandoci. Non capiamo poi perchè sul manifesto si insista nel dire che il nostro movimento sia "amico" della polizia, quando gli unici collaboratori della DIGOS sono stati fin'ora Valerio De Rosas e Maurizio Angelillo, due militanti di sinistra."


CASAPOUND ITALIA VERONA

Tratto  dal quotidiano L'ARENA



PROTESTA. Blitz all’alba degli attivisti di CasaPound Verona
Morti bianche,
coperte le statue
«È una strage quotidiana che si finge di non vedere»


La statua del poeta Berto Barbarani incappucciata nel corso della notteFOTO MARCHIORI
Il centro cittadino si è svegliato ieri mattina con una sorpresa: alcune statue erano state «incappucciate». I volti di Shakespeare, Barbarani, Dante, Madonna Verona e il monumento degli Autieri sono stati coperti per «non vedere la tragedia che ogni giorno va in scena nei posti di lavoro».
A mettere in atto questa singolare forma di protesta sono stati gli attivisti di CasaPound Verona per lanciare un messaggio forte contro le morti bianche. «Sono più di 2.500 gli incidenti sul lavoro al giorno, tre morti quotidiane, 27 invalidi permanenti, per un bilancio complessivo che nel 2007 ha raggiunto le 1.200 vittime», spiega Marcello Ruffo, coordinatore regionale del movimento. «Nel primo anniversario della morte dei lavoratori della Tissen, abbiamo deciso di incappucciare le statue cittadine per non far vedere ai padri della patria la strage che ogni giorno è sotto gli occhi di tutti». E prosegue: «L’ultimo caso a Verona è quello dell’imprenditore schiacciato da una pressa nell’azienda di San Giovanni Lupatoto». «CasaPound Italia vuole aprire gli occhi di quegli italiani che qualcuno vorrebbe distratti dalle avventure, certo socialmente fondamentali, di ex parlamentari comunisti alle prese con reality e rotocalchi», prosegue Gianluca Iannone di Casa Pound Italia, «Contro la disintegrazione dello stato sociale e della dignità del lavoro, ormai non più contrastata da alcuna delle forze politiche sedicenti progressiste, CasaPound vuole sensibilizzare sul dramma che ha responsabilità evidenti. Responsabilità alla luce delle quali le lacrime da coccodrillo di politici, istituzioni, potentati e soprattutto sindacati danno semplicemente il voltastomaco». E le azioni dimostrative non finiscono qui.G.C.






CONTESTAZIONE. Nuovo blitz di CasaPound

Morti sul lavoro,
incappucciata
anche Giulietta
Applausi e qualche protesta da parte dei turisti alla casa
Domenica 07 Dicembre 2008 CRONACA, pagina 11 e-mail print 
Un momento della manifestazione alla casa di Giulietta FOTO MARCHIORIDopo Shakespeare, Barbarani e Madonna Verona, ieri è toccato alla statua più celebre della città: quella di Giulietta.
Sotto lo sguardo basito di una quarantina di turisti, nel primo pomeriggio di ieri, gli attivisti di CasaPound Verona hanno preso d’assalto il cortile della casa di Giulietta infilando sulla testa dell’eroina shakespeariana un cappuccio con un messaggio shock contro le morti bianche. I decessi sul lavoro, sono infatti il motivo dell’incappucciamento delle statue. Un modo per «aprire gli occhi alle istituzioni sulla strage che si consuma ogni giorno», dicono i manifestanti.
Ma non tutti i turisti hanno preso bene il blitz: un ragazzo, che evidentemente non voleva perdersi il classico souvenir della foto con Giulietta, ha subito tolto il cappuccio alla statua. Ma Marcello Ruffo, coordinatore regionale del gruppo, gli ha spiegato al giovane la motivazione della protesta convincendolo a rimettere il cappuccio a Giulietta, e strappando anche un applauso da parte dei turisti.G.C.