venerdì 28 settembre 2007

LETTERA APERTA A PROFESSORI, PRESIDI, POLITICI E SESSANTOTTINI


BLOCCHIAMO LA DISCRIMINAZIONE POLITICA



Sembra sulla via della conclusione, la diatriba sulle problematiche delle sedi tra l’Istituto CALABRESE a San Pietro in Cariano e il Liceo PRIMO LEVI a San Floriano.

Apprendiamo dai giornali, che l’ufficio scolastico provinciale si e’ riunito ancora prima del previsto per votare la famosa seconda proposta, per chi aveva seguito tutta la vicenda, era l’unica che manteneva gli studenti nelle loro rispettive sedi, creando un polo unico con un’unica dirigenza. Parlando con gli studenti dell’ITC di San Pietro, ci hanno riferito che, anche se non era la soluzione che volevano loro, sono comunque abbastanza soddisfatti di avere, almeno per ora, la certezza di rimanere nella loro sede attuale.

Ci chiediamo però come mai siamo sempre noi del Blocco Studentesco, gli unici a chiedere agli studenti cosa pensano. In tutti gli articoli, notiamo che si da ampio risalto alle polemiche “pseudo-politiche” nate subito dopo la spontanea tentata occupazione dell’Istituto da parte dei ragionieri, ma tranne riportare le parole del rappresentante d’istituto, nessuno, tranne il consigliere comunale della lista civica TOSI PER VERONA ed esponente del MOVIMENTO SOCIALE FIAMMA TRICOLORE Andrea Miglioranzi, ha dato realmente peso alle richieste dei ragazzi. Piuttosto che cercare di capire cosa li avesse portati ad una tale esasperazione da voler occupare l’istituto, una parte del corpo docenti ha preferito spostare l’attenzione su fantomatiche manipolazioni politiche, a detta loro, avvenute sui ragazzi. Partendo dal presupposto che non c’e’ stata né una manipolazione e nemmeno un incoraggiamento a infrangere le leggi scolastiche, da parte del nostro gruppo, ci teniamo a ribadire che noi eravamo presenti perché chiamati dagli studenti stessi, consapevoli di essere, purtroppo, ignorati da quelli che dovrebbero esser le loro guide, ma che purtroppo si comportano più come dei datori di lavoro.

Già delusi dai suddetti atteggiamenti, che ci confermano come nelle scuole ci sia sempre più bisogno di una scossa giovane per “svegliare” i ragazzi e renderli consapevoli dei loro diritti,  ci siamo ancora più amareggiati quando sul quotidiano “L’ARENA” del giorno 22 settembre, troviamo un articolo firmato dal professor Riolfi, corrispondente provinciale del giornale nonché professore all’interno dell’istituto, dove si parla di un documento stilato dai docenti  che diceva «condivisione ed apprezzamento per il tempestivo operato del dirigente scolastico Giacomazzi e del vicepreside Vellucci che, tramite l’intervento dei carabinieri, hanno fatto allontanare persone intervenute e che a nessun titolo appartengono alla responsabile e pacifica assemblea degli studenti».
Ci spiace voler smentire e mettere in una situazione di sicuro imbarazzo il signor Riolfi, il vice preside Vellucci e il “tempestivo” Giacomazzi, per fargli notare come nel video da noi girato, si notano studenti e buona parte del corpo docente, a favore dell’iniziativa e della permanenza dei militanti del Blocco all’interno dell’istituto. Si nota anche, come con continue interruzioni dell’assemblea, il sig. Vellucci imponga pressioni sugli studenti, avvertendo della comunicazione ai genitori e della, a detta sua sicura, denuncia per interruzione di pubblico servizio a tutti i votanti. In tutto questo il “tempestivo” preside non si degnava nemmeno di uscire dal suo ufficio  e alla richiesta di un dialogo rispondeva “HO ALTRO DA FARE”. Ma come signor Preside, i suoi studenti sono in agitazione e lei ha altro da fare??Che cos’ha da fare di più importante che prendersi cura di quello che dovrebbe essere il suo interesse primario, cioè i ragazzi.

Sempre nell’articolo, prima citato, leggiamo anche. “Al personale e agli insegnanti non piace soprattutto la connotazione politica che i rappresentanti degli studenti hanno dato alla tentata occupazione di lunedì scorso”. Non solo non c’e’ stata nessuna connotazione politica, dato che gli unici impegnati sono i ragazzi del B.S. che erano intervenuti senza simboli ma solo per aiutare in modo disinteressato, ma ci chiediamo anche, se da sempre le occupazioni scolastiche sono una prerogativa degli studenti di sinistra, se fossimo stati dei sovietici avremmo avuto la benevolenza del corpo insegnanti, come e’ successo a San Floriano? Purtroppo e’ una domanda retorica dato che col senno di poi, o per meglio dire, dopo che il danno è stato fatto, sicuramente ora risponderebbero “No, neanche se foste stati della CGIL vi avremmo dato il permesso”. Troppo facile signor preside. Poi vi scandalizzate quando usiamo come slogan BASTA 68INI, ma questa e’ la conferma che c’e’ una egemonia di concetto, riguardo la paternità della causa dei diritti degli studenti. Ci spiace, o forse no, farvi notare come la sinistra sia ormai statica da anni sul fronte studentesco e non solo. Sono anni che non porta reali soluzioni ai problemi dei ragazzi. Finchè continuerete a vedere come un pericolo i ragazzi di destra, continuerete a fare discriminazione, peggiorata quando questi giovani sono stati democraticamente eletti dagli studenti.

Ultima citazione dall’articolo. “Mi piace però sottolineare la grande responsabilità dei nostri studenti, che poi hanno capito e sono ritornati in classe”. Preside, i suoi ragazzi non sono tornati in classe, sono stati minacciati di venir tutti portati in tribunale, e’ molto differente.

Comunque sia chiaro che il nostro intento era trovare la soluzione migliore per gli studenti del Calabrese e non certo alzare futili polemiche. E sia anche chiaro che la nostra attività si svolge in tutti gl’istituti di Verona e non solo al Calabrese. Purtroppo ogni giorno registriamo richieste di aiuto dai ragazzi di tutta la città riguardanti la critica situazione scolastica attuale.

Ultima, ma solo in fatto temporale, la decisione della sede staccata di Borgo Venezia, dell’Istituto Messedaglia, di fare una manovra di riassegnazione delle sedi senza nemmeno mettere al corrente studenti e genitori e vietandogli così la possibilità di votare e quindi di esser partecipi della loro vita. E poi si potrebbe parlare dei problemi del Don Carlo Anti di Villafranca, perennemente alle prese con gravi problemi di trasporto e di funzionalità delle sedi. Dette queste concrete problematiche, che manipolazioni ci sono? Non solo non ci vediamo manipolazioni ma nemmeno ideologie.

Come in ogni cosa, riteniamo che la giustizia, i diritti e i doveri non siano ne di destra e nemmeno di sinistra. Se poi i ragazzi chiedono aiuto a noi, piuttosto che ad associazioni studentesche di sinistra, e’ semplicemente l’ennesimo indicatore che Verona vuole un VERO CAMBIAMENTO, sotto tutti gli aspetti, sociali e non solo.

Sempre dalla parte degli studenti



BLOCCO STUDENTESCO

VERONA






Nota del 28/09/2007

Il signor Riolfi non è professore dell'istituto 

lunedì 17 settembre 2007

SOLUZIONI NON COMPROMESSI!!

Comunicato Stampa  riguardo la tentata occupazione, all’Istituto Tecnico Commerciale CALABRESE a San Pietro in Cariano.



Lunedì 17 settembre gli studenti dell’ITC Calabrese hanno indetto un’assemblea straordinaria per proporre un’azione forte, occupare la scuola, dando così una voce chiara a provincia e sindaci riguardo la diatriba delle sedi scolastiche. Nessuno ha mai interpellato gli studenti in questi giorni, nessuno ha chiesto a loro cosa comporterebbe un cambio di sede. Sono state fatte 3 proposte, peccato che gli studenti dell’ITC non siano d’accordo con nessuna di queste. Loro vogliono rimanere nella loro attuale sede, senza nessuna modifica, se non riuscire a mettersi insieme anche con l’indirizzo Scientifico Sociale, ora già ospite loro, ma sotto la dirigenza dell’Istituto Primo Levi di San Floriano. L’assemblea era pacifica e costruttiva e due nostri ragazzi sono entrati per poter dare una mano nell’organizzazione e per filmare lo svolgimento. Subito dopo la votazione, appoggiata da tutti gli studenti, di occupare lo stabile, sono iniziate le pressioni da parte di un solo docente dell’istituto, contrario a come stavano andando le cose, solo ed esclusivamente perché non era lui stesso a guidare i lavori in corso. All’inizio si e’ cercato di sciogliere l’assemblea con il pretesto che l’aula magna poteva contenere meno persone di quelle presenti, poi cercando di ritirare il filmato, autorizzato dagli studenti. Si e’infine passati alle minacce legali facendo anche arrivare i carabinieri. I ragazzi avevano votato sia per l’occupazione che per la presenza dei militanti del Blocco Studentesco per aiutare l’organizzazione (più precisamente i pasti, il materiale informativo e la divulgazione dell’azione). Con l’arrivo dei carabinieri e’ stato vietato di parlare con gli studenti, ai due militanti. Tutti i ragazzi sono stati minacciati di denuncia se avessero continuato a votare per l’occupazione. Si riferiva che in caso di votazione favorevole li avrebbero portati tutti in tribunale. Riteniamo queste frasi delle pressioni su dei ragazzi che, finalmente, stanno riscoprendo il far valere i propri diritti. Avremmo proprio voluto vedere questi 300 ragazzi tutti in tribunale per una denuncia di interruzione di pubblico servizio. All’ultima votazione ci hanno vietato di filmare e di poter rincuorare i ragazzi. La percentuale dei consensi dal 100% e’ calata ma rimanendo sempre sopra la maggioranza, in quel momento i militanti del Blocco Studentesco e il rappresentante d’istituto sono stati portati in caserma per accertamenti, facendogli abbandonare così l’assemblea straordinaria e non sappiamo neanche se verranno denunciati.

Detto questo ci teniamo a precisare che la battaglia per la SOLUZIONE contro il COMPROMESSO non finisce qua anzi. Noi come Blocco Studentesco avevamo preparato già tutto, tra cui 10 kg di pastasciutta fredda per i ragazzi dell’occupazione. Mercoledì 19 Settembre alle ore 13 e 50  saremo davanti all’istituto a regalare i piatti di pasta agli studenti, riuscendo così finalmente a trovare un momento di comunità per sentire cosa vogliono fare per salvare la loro scuola. 

Non possiamo più tollerare che gli studenti vengano considerati dei bambini che non sanno mai niente, ma lavoriamo per costruire una coscienza  nei ragazzi, perchè imparino a lottare per ciò in cui credono e per ciò che vogliono.

Sempre dalla parte degli studenti.



BLOCCO STUDENTESCO

VERONA

B/PASTA COMPROMESSI!!!!

domenica 2 settembre 2007

LETTERA APERTA A DOCENTI E GENITORI

Lettera aperta a riguardo gli articoli usciti sul quotidiano  “L’ARENA” di Domenica 2 set. 07




Giusto è criticare i genitori "moderni" sempre pronti a giustificare i propri figli e spesso, come dice il preside del Maffei "adulti solo anagraficamente", ma non si può perciò nascondere o ignorare le pecche dei professori. Gli insegnanti tendono spesso ad essere "diseducativi": proprio coloro, che dovrebbero educare i giovani ad evitare certe strade(come quella della droga), invece li incentivano o li giustificano, vantandosi di aver scelto anche loro in passato quelle strade. Professori che quindi non dovrebbero per nulla lamentarsi dei genitori "immaturi" e prepotenti, essendo loro stessi esempio d’immaturità e di prepotenza nel voler imporre i propri dogmi ed ideali ottusi, a discapito dei "poveri studenti". Il professor Butturini dice che "incultura e ignoranza portano all'inciviltà" ed è proprio per questo che dovremmo più preoccuparci degli insegnanti, che per la loro impreparazione o involontà ad approfondire i propri studi, creano veramente il rischio dell'ignoranza degli alunni su alcuni temi delicati, come la Storia, ma anche per materie fondamentali come la Matematica o la Fisica. Prima di prendersela con i genitori diseducativi, farebbero forse meglio questi "professoroni" a preoccuparsi delle gravi contraddizioni del proprio ambiente lavorativo, che vanno poi a ricadere sugli studenti. Sta per iniziare un altro anno scolastico e auspichiamo che questa volta si risolvano i problemi dei ragazzi parlando con i giovani invece che parlare DEI giovani come se loro non fossero in ascolto. Ai presidi e insegnanti quando gli fa comodo sono ancora dei ragazzini quasi bambini, altre volte invece sono quasi adulti che si devono prendere le loro responsabilità. Per noi i ragazzi sono spugne pronte ad assorbire un’etica ed un’istruzione, ma che assorbono il 100% di quel che gli sta intorno, quindi ribadiamo, invece di parlare dei giovani tra professori e genitori, che parlino di loro stessi e che abbiano il coraggio, sia gli uni che gli altri di mettere in disparte il proprio essere e i propri interessi per la giusta crescita, psicologica e culturale, di quello che è il nostro bagagliaio più importante, il nostro futuro.

Sul discorso del caro-libri ci duole notare anche quest’anno, come questo serio problema, sia finanziario che di giustizia, sia ricordato solo ed esclusivamente a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico. Già l’anno scorso avevamo portato la nostra proposta del “LIBRO DI TESTO UNICO” al preside dell’istituto Ferrarsi, purtroppo senza troppo ascolto, molto probabilmente perché eravamo fuori periodo di SCANDALO e quindi non siamo neanche stati uditi. Siamo comunque contenti che si muova per una proposta alternativa, anche se differente dalla nostra. Anche quest’anno lavoreremo contro le lobby delle case editrici contro questa speculazione che rasenta l’usura. Senza dimenticare però le altre nostre battaglie per far valere la voce degli studenti, sempre più manovrati come burattini o peggio ancora considerati come dipendenti di una Scuola/Azienda.

L’anno scolastico non e’ ancora cominciato, ma ci sembrava giusto apportare una voce GIOVANE e libera da interessi di qualsiasi genere.




BLOCCO STUDENTESCO

VERONA