domenica 2 settembre 2007

LETTERA APERTA A DOCENTI E GENITORI

Lettera aperta a riguardo gli articoli usciti sul quotidiano  “L’ARENA” di Domenica 2 set. 07




Giusto è criticare i genitori "moderni" sempre pronti a giustificare i propri figli e spesso, come dice il preside del Maffei "adulti solo anagraficamente", ma non si può perciò nascondere o ignorare le pecche dei professori. Gli insegnanti tendono spesso ad essere "diseducativi": proprio coloro, che dovrebbero educare i giovani ad evitare certe strade(come quella della droga), invece li incentivano o li giustificano, vantandosi di aver scelto anche loro in passato quelle strade. Professori che quindi non dovrebbero per nulla lamentarsi dei genitori "immaturi" e prepotenti, essendo loro stessi esempio d’immaturità e di prepotenza nel voler imporre i propri dogmi ed ideali ottusi, a discapito dei "poveri studenti". Il professor Butturini dice che "incultura e ignoranza portano all'inciviltà" ed è proprio per questo che dovremmo più preoccuparci degli insegnanti, che per la loro impreparazione o involontà ad approfondire i propri studi, creano veramente il rischio dell'ignoranza degli alunni su alcuni temi delicati, come la Storia, ma anche per materie fondamentali come la Matematica o la Fisica. Prima di prendersela con i genitori diseducativi, farebbero forse meglio questi "professoroni" a preoccuparsi delle gravi contraddizioni del proprio ambiente lavorativo, che vanno poi a ricadere sugli studenti. Sta per iniziare un altro anno scolastico e auspichiamo che questa volta si risolvano i problemi dei ragazzi parlando con i giovani invece che parlare DEI giovani come se loro non fossero in ascolto. Ai presidi e insegnanti quando gli fa comodo sono ancora dei ragazzini quasi bambini, altre volte invece sono quasi adulti che si devono prendere le loro responsabilità. Per noi i ragazzi sono spugne pronte ad assorbire un’etica ed un’istruzione, ma che assorbono il 100% di quel che gli sta intorno, quindi ribadiamo, invece di parlare dei giovani tra professori e genitori, che parlino di loro stessi e che abbiano il coraggio, sia gli uni che gli altri di mettere in disparte il proprio essere e i propri interessi per la giusta crescita, psicologica e culturale, di quello che è il nostro bagagliaio più importante, il nostro futuro.

Sul discorso del caro-libri ci duole notare anche quest’anno, come questo serio problema, sia finanziario che di giustizia, sia ricordato solo ed esclusivamente a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico. Già l’anno scorso avevamo portato la nostra proposta del “LIBRO DI TESTO UNICO” al preside dell’istituto Ferrarsi, purtroppo senza troppo ascolto, molto probabilmente perché eravamo fuori periodo di SCANDALO e quindi non siamo neanche stati uditi. Siamo comunque contenti che si muova per una proposta alternativa, anche se differente dalla nostra. Anche quest’anno lavoreremo contro le lobby delle case editrici contro questa speculazione che rasenta l’usura. Senza dimenticare però le altre nostre battaglie per far valere la voce degli studenti, sempre più manovrati come burattini o peggio ancora considerati come dipendenti di una Scuola/Azienda.

L’anno scolastico non e’ ancora cominciato, ma ci sembrava giusto apportare una voce GIOVANE e libera da interessi di qualsiasi genere.




BLOCCO STUDENTESCO

VERONA




1 commento:

  1. torniamo al ventennio!
    oltre al libro unico vogliamo anche il proffe unico che insegni solo ed esclusivamente quello che il regime decide!
    seig heil!

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