Domani (29 Aprile) parteciperemo alle varie attività in ricordo di Ramelli e distribuiremo questo volantino ai cittadini, politici e militanti. NON E' IMBRATTAMENTO E' RICORDO VIVO!
giovedì 28 aprile 2011
SERGIO PRESENTE
Sono anni che ci battiamo per avere l'autorizzazione a fare in Via Ramelli un murales commemorativo dedicato al giovane militante Sergio Ramelli, assassinato negli anni 70. Abbiamo raccolto oltre mille firme, fatto un blitz l'anno scorso (prendendo anche 12 denunce) fatto appelli ai politici locali, ma non si vede all'orizzonte la soluzione. Quest'anno per la prima volta in 29 anni, verra' deposta una corona ufficiale da parte del comune di Verona. E' un buon passo ma non è l'arrivo. Chiediamo ancora che quel muro sporco e grigio venga colorato per mantenere vivo il ricordo di Sergio.
Domani (29 Aprile) parteciperemo alle varie attività in ricordo di Ramelli e distribuiremo questo volantino ai cittadini, politici e militanti. NON E' IMBRATTAMENTO E' RICORDO VIVO!
Domani (29 Aprile) parteciperemo alle varie attività in ricordo di Ramelli e distribuiremo questo volantino ai cittadini, politici e militanti. NON E' IMBRATTAMENTO E' RICORDO VIVO!
lunedì 25 aprile 2011
giovedì 21 aprile 2011
mercoledì 20 aprile 2011
FERMIAMO L'IGNORANZA ANTIFASCISTA

BLOCCO STUDENTESCO - ELENA DONAZZAN - VITTORIO DI DIO
VERONA 20 APRILE 2011: “Indottrinamento di massa” con queste parole Alessandro Gandini, portavoce cittadino del Blocco Studentesco, commenta la conferenza tenutasi il 18 Aprile all'ITIS Marconi. Un incontro obbligatorio per tutti i ragazzi di quinta, organizzato da alcuni professori del coordinamento di Lettere, durante la qualeè stata distribuita una dispensa dal titolo – Ora e sempre resistenza - “Numerose sono state le lamentele degli studenti durante la conferenza. Non c'era una controparte e sembrava di essere ad un comizio politico” Continua il Portavoce del movimento che conclude “Ci stiamo facfendo portatori delle ragioni degli studenti dell'istituto Marconi, molti dei quali non
DI SEGUITO I COMUNICATI STAMPA RICEVUTI DALL'UFFICIO DELL'ASSESSORE REGIONALE ELENA DONAZZAN E DALL'UFFICIO DELL'ASSESORE COMUNA VITTORIO DI DIO
ISTRUZIONE. DONAZZAN: “PROFESSORI FACCIANO COMIZI NELLE SEDI DI PARTITO, NON NELLE SCUOLE”
Verona, 20 aprile 2011
UFFICIO ASSESSORE COMUNALE VITTORIO DI DIO:
Non si possono obbligare gli studenti ad assistere ad una lezione a senso unico, distribuendo del materiale di parte. Ciò che è stato fatto al Marconi è folle! Dimostra la faziosità di un metodo sessantottino che ha come obiettivo l’indottrinamento dei ragazzi. Non mi stupisce l’uscita del Presidente del Consiglio quando dichiarava, pochi giorni fa, a proposito dei libri di testo, che nelle Scuole Pubbliche i giovani vengono indottrinati da teorie tipicamente comuniste e da professori di sinistra. Chi sorrideva o si scandalizzava per queste affermazioni ne ha oggi la prova provata: sedicenti professori “democratici” sfruttano il loro ruolo per fare politica militante ai danni della verità! Per capire come sono andate veramente le cose suggerisco di andarsi a leggere anche gli ultimi libri di Giampaolo Pansa, uno scrittore non certo di destra che ha conservato lucidità di giudizio ed onestà intellettuale. Pansa, come molti altri intellettuali che hanno avuto il coraggio di rileggere la storia, dimostra come una cultura di stampo veterocomunista, purtroppo largamente diffusa nella scuola pubblica, tenda a rinfocolare ancor oggi gli odi scaturiti dalla guerra civile anziché lavorare per condurre il Paese ad una vera pacificazione nazionale"
mercoledì 13 aprile 2011
VIA RAMELLI
VERONA - APPROVAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE SULLA DEPOSIZIONE DI UNA CORONA PER SERGIO RAMELLI
www.bloccoverona.splinder.com
sabato 9 aprile 2011
150 PERSONE ALLA PRESENTAZIONE DI NESSUN DOLORE IN UNIVERSITA A VERONA
VERONA, 9 APRILE 2010 – Grande successo per la presentazione, organizzata dal Blocco Studentesco Università, del romanzo “Nessun dolore” tenutasi in mattinata al Polo Zanotto.
“Gli oltre 150 partecipanti odierni attestano che finalmente tutte quelle barriere presenti da decenni all'interno dell'università sono state abbattute” - dichiara Alessandro Gandini, responsabile scaligero del movimento.
“Per l'ennesima volta, chi non ha più nulla da proporre e quindi si sente cedere la terra da sotto i piedi” – prosegue Martina Poli, consigliere di facoltà a Lettere e Filosofia - “ha cercato prima di farci revocare la sala, e poi ha inscenato un triste presidio davanti alla Biblioteca Frinzi; ma c'è stata anche l'ennesima prova di maturità dei nostri ragazzi che non sono cascati nel triste gioco delle parti" e conclude "abbiamo vinto le elezioni e la serietà del nostro lavoro quotidiano sta dando i suoi frutti. Non possiamo permettere che la Cultura rimanga infossata nel loro recinto ideologico." Commenta anche Marcello Ruffo, coordinatore locale di CasaPound e presidente del circolo in Via Poloni 30 "Viviamo tutti i giorni il nostro romanzo e come nel libro presentato oggi CI RIPRENDIAMO TUTTO"
- Gli organizzatori a fine conferenza -
sabato 2 aprile 2011
L'EUROPA MUORE A TRIPOLI - L'ITALIA MUORE A LAMPEDUSA
Striscioni per le strade e cartoline nei mercati a firma CasaPound Italia,'L'Europa muore a Tripoli, l'Italia muore a Lampedusa'
(VERONA - CORSO MILANO)
Da Bolzano a Palermo, piazze, mercati e centri commerciali di oltre cinquanta città italiane questa mattina sono state 'invase' da migliaia di 'cartoline' di Lampedusa: volantini che raffigurano l'isola com'è oggi, non ancora la Portofino di cui parla Berlusconi, ma terra di caos e tomba di tutte le false e ipocrite speranze sulla logica dell''accoglenza'', della ''convivenza'' e del ''pacifismo'' a comando.
''Ti hanno detto che a Lampedusa è tutto a posto. Non è vero - si legge sul volantino - Ti hanno detto che abbiamo bisogno di più immigrati. Non è vero. Ti hanno detto che la guerra in Libia è una guerra giusta. Non è vero. Ti hanno detto che in questa guerra agiamo da protagonisti. Non è vero. Ti hanno detto 'tranquillo: benzina e bollette non andranno alle stelle' . Non è vero. Solo questo è vero:
L'Europa muore a Tripoli, l'Italia muore a Lampedusa. L'Europa muore a Tripoli, e i suoi assassini sono l'ingordigia anglo-francese, il mammut burocratico di Bruxelles, l'eterna sudditanza verso i padroni del vapore, la pavidità che paralizza. L'Italia muore a Lampedusa, e i suoi assassini sono l'inettitudine della destra di governo, il servilismo della sinistra all'opposizione, le speculazioni della Confindustria in cerca di nuovi schiavi, i calcoli del Vaticano in cerca di nuovi fedeli''.
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