Roma, 24 febbraio - E' stata respinta l'ennesima istanza di scarcerazione per Alberto Palladino, il responsabile di CasaPound Italia in IV Municipio detenuto da quasi 90 giorni per un'aggressione avvenuta a Prati Fiscali il 3 novembre dello scorso anno e denunciata dal capogruppo del Pd in IV Municipio Paolo Marchionne.
''Dopo aver passato un mese di carcere, Palladino si trova da oltre 50 giorni ai domiciliari, con il divieto di parlare con altri, se non con i familiari piu' stretti - sottolinea CasaPound Italia in una nota - Un trattamento che di norma non è riservato nemmeno a chi è accusato dei reati più turpi, che si tratti di un pedofilo, di uno stupratore seriale o di un criminale recidivo, e che risulta particolarmente ingiustificato e sproporzionato per un episodio in cui le vittime hanno avuto prognosi che non vanno oltre i 15 giorni e se si considera che Palladino è uno studente incensurato, perfettamente inserito nella vita sociale, da anni è impegnato nel volontariato e nella vita politica studentesca e universitaria. In questo caso, peraltro, la situazione è resa ancora più paradossale dal fatto che la 'pericolosità' di Palladino non viene desunta da precedenti condanne, visto che non ne ha, ma dal procedimento pendente sugli scontri di Piazza Navona, e questo, a parere del magistrato, sarebbe un elemento sufficiente a impedire al dirigente di CasaPound Italia di lasciare i domiciliari, fosse anche solo per raccogliere l'invito del presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli e partecipare a un confronto con il suo accusatore Marchionne''.