domenica 27 novembre 2011

NAPOLI: CASAPOUND ITALIA, IN 4MILA IN PIAZZA PER DIRE NO ALLA SVENDITA DELL'ITALIA


Iannone, porteremo in tutte le piazze italiane la nostra battaglia contro banche e usura


 


Napoli, 26 novembre - Circa quattromila persone hanno affollato oggi piazza Carlo III a Napoli, per la manifestazione nazionale di CasaPound Italia contro banche, usura, privatizzazioni. Da Bolzano a Palermo, da Torino a Sassari, una trentina di pullman hanno portato nel capoluogo campano i militanti del movimento, a cui si sono uniti anche tanti napoletani per dire 'no' alla svendita dell'Italia e a un governo tecnico definito negli slogan del corteo ''governo dei


massoni''. Una manifestazione a cui hanno partecipato anche ragazzi provenienti da Francia, Germania, Russia, e che si è svolta senza nessun problema di ordine pubblico: i militanti di Cpi hanno sfilato nella piazza cantando slogan come 'signoraggio, banche ed usura la vostra mafia non ci fa paura', 'usurai ed equitalia siete il cancrodell'Italia', 'scuola, sanità, energia, fuori i privati dall'economia', 'a fine mese sai d'affitto morirai, voglio il mutuo sociale, casa di proprietà'.


 


''Oggi siamo qui oer rispondere agli attacchi infami rivolti a Cpi Napoli dal sindaco ma anche dalle forze dell'ordine - ha detto Gianluca Iannone, presidente di CasaPound Italia, al termine del


corteo - Come è accaduto già a Palermo e a Bolzano,,vogliamo dimostrare che quando qualcuno tocca la nostra comunità noi ci siamo e rispondiamo con forza a chi, come de Magistris. si permette di arrogarsi il diritto di decidere chi può parlare e chi no. Ma oggi siamo qui anche per denunciare il colpo di Stato che c'è stato in Italia. Con il governo Monti hanno messo una volpe a difendere un pollaio, gli stessi responsabili del debito sono stati chiamati a porvi riparo, e coloro che non vogliono farci parlare sono i loro cani da guardia''.


 


''Quella di oggi a Napoli per noi è una grande vittoria - ha concluso Iannone - Abbiamo dimostrato la differenza tra la civiltà e la barbarie, abbiamo dimostrato di essere un'Italia diversa, un'Italia che non accetta di non dare un futuro ai propri figli. E non finisce qui. Vogliamo portare la nostra battaglia contro l'usura legalizzata e il signoraggio in ogni città d'Italia. Perché è arrivato il momento di riprenderci tutto, a cominciare dalle piazze. Perché il futuro o ce lo prendiamo o non esiste''.
 

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