venerdì 18 novembre 2011

FISCO: CASAPOUND PROMUOVE LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE CONTRO EQUITALIA, AL VIA RACCOLTA FIRME


Banchetti, un sito e manifesti contro i ‘vampiri-burocrati’ in tutta Italia


Roma, 17 novembre – Vampiri vestiti da burocrati, che nascondono denti da Dracula e ali da pipistrello sotto maschera e giacca e cravatta. In calce una scritta: ‘’Firma la legge, ferma Equitalia’’. Questa l’immagine simbolo della campagna avviata da CasaPound Italia per promuovere una legge di iniziativa popolare che limiti lo strapotere della società di riscossione dell’Agenzia delle Entrate. Un sito web (www.fermaequitalia.org), banchetti per la raccolta delle firme in tutto il paese, e migliaia di cartoline e manifesti che stanno invadendo grandi e piccole città italiane per convincere i cittadini a sottoscrivere una proposta di legge che punta a ripristinare alcuni principi irrinunciabili di giustizia sociale, impedendo ad Equitalia di iscrivere ipoteche su immobili destinati ad abitazione principale per crediti inferiori al 30% del valore dell'immobile e di pignorare beni strumentali dell’impresa o percentuali di credito superiori al 20% del totale iscritto in bilancio; obbligandola ad applicare il tasso di interesse legale nella rateazioni dei crediti; revocandole la possibilità di condurre indagini finanziarie; diminuendo la percentuale che l’ente guadagna sui piccoli crediti riscossi raddoppiando invece la percentuale sui grandi crediti per incentivarla a perseguire i grandi evasori.


‘’In quattro anni – sottolinea CasaPound Italia in una nota - Equitalia ha raddoppiato gli incassi e lo ha fatto soprattutto a spese di lavoratori dipendenti, pensionati, piccoli e piccolissimi imprenditori, dai quali ricava l’80% dei suoi profitti. Lo ha fatto in maniera spietata e talvolta in dispregio della legge, che ad esempio vieta ipoteche sulle abitazioni per importi inferiori agli 8.000 euro. Lo ha fatto senza curarsi di distruggere la ricchezza del paese e delle pmi italiane, ad esempio pignorando crediti e beni strumentali essenziali alla vita delle aziende. Lo ha fatto applicando il tasso medio delle banche sui prestiti invece che l’interesse legale. E lo ha fatto optando per la strada più semplice invece di perseguire l’interesse nazionale, vessando chi magari ha poco da pagare ma ha qualche bene da farsi pignorare invece di impegnarsi a rintracciare i titolari di fatto di imprese, proprietà immobiliari e beni di lusso, magari intestati a prestanome o a società di capitali italiane o estere. Per tutti questi motivi, invitiamo i cittadini a scoprire dove firmare e a leggere il testo integrale della legge sul sito www.fermaequitalia.org e sugli altri siti del movimento’’.












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