Roma, 23 dicembre – Il gip di Roma ha concesso i domiciliari ad Alberto Palladino, il responsabile di CasaPound Italia nel IV Municipio di Roma, arrestato lo scorso 30 novembre per l’aggressione denunciata dal capogruppo del Pd in IV Municipio Paolo Marchionne.
‘’Dopo aver letto le incredibili motivazioni, evidentemente ideologiche, con le quali il Tribunale del Riesame di Roma aveva respinto la richiesta di scarcerazione per Palladino – afferma il presidente di CasaPound Italia Gianluca Iannone – questa decisione più mite del gip, che pure aveva disposto la misura della custodia cautelare in carcere nei suoi confronti, ci restituisce un minimo di fiducia nella giustizia. Riteniamo comunque ingiusto e fuori misura l’aver lasciato ai domiciliari un ragazzo incensurato di 23 anni per un’accusa che non poggia su nient’altro se non sulle accuse lanciate da un antagonista politico e non suffragate da altre prove e continueremo a batterci perché al responsabile di Cpi sia al più presto restituita la piena libertà’’.
‘’Partire dal presupposto che il reato sia reiterabile perché Cpi è un movimento che fa della violenza un metodo di lotta politica, come ha sostenuto il Riesame e come, in qualche modo, sembra confermare il gip disponendo i domiciliari per Palladino – sostiene Iannone -, è un assurdo giuridico perché non solo non c’è una sentenza né un elemento di diritto che possa avallare questa convinzione, ma non esiste nemmeno un sia pur minimo elemento di fatto che possa giustificarla se non il pregiudizio nei confronti di un movimento che sconta la presunta appartenenza a un mondo ‘ontologicamente’ violento come l’estrema destra’’.
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