martedì 20 dicembre 2011

[AGENPARL] Interrogazione alla Camera sull'arresto di Alberto Palladino


(AGENPARL) - Roma, 20 dic - "Accertare le modalità secondo le quali si è verificato l'arresto" del militante di CasaPound Alberto Palladino, in particolare riguardo "all'esposizione in manette a decine di operatori e fotoreporter", e assumere iniziative contro le "ricorrenti aggressioni subite dai militanti di CasaPound". Lo chiede, in un'interrogazione al Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, un gruppo di deputati Fli, Pdl, Pt e Fareitalia, avente a primo firmatario Enzo Raisi (Fli).


"Alberto Palladino - premettono gli interroganti - giovane esponente del Blocco Studentesco e responsabile di zona dell'associazione di promozione sociale CasaPound Italia in IV Municipio a Roma, è stato arrestato il 30 novembre con le accuse di lesioni aggravate, violenza privata e porto d'arma impropria in relazione all'aggressione denunciata da alcuni esponenti del movimento giovanile del Pd e avvenuta la notte del 3 novembre 2011 a Prati Fiscali, nello stesso IV Municipio".


"Nel trasferimento dalla caserma dei carabinieri al carcere a Regina Coeli, Palladino, nonostante fosse in manette, è stato esposto alle riprese fotografiche di decine di operatori e fotoreporter presenti fuori dalla caserma dei carabinieri. Le accuse contestate a Palladino si basano esclusivamente sulle dichiarazioni di tre dei cinque aggrediti, che affermano di averlo riconosciuto, e non hanno trovato ulteriori riscontri. Le mazze ferrate che sarebbero state usate da Palladino non sono state trovate dai carabinieri, che pure sono intervenuti immediatamente sul luogo dell'aggressione, interrompendola, ma sarebbero state loro consegnate il giorno dopo da alcuni degli aggrediti, insieme a un manifesto di CasaPound risalente al 2009". 


"Nonostante l'accusa sia di lesioni aggravate dall'uso delle armi - proseguono i deputati - come emerge chiaramente dal verbale della deposizione del suo principale accusatore, il capogruppo del Pd in IV Municipio Paolo Marchionne non ha mai affermato che Palladino avesse un'arma in mano, ma anzi ha sostenuto che, unico tra i presenti a volto scoperto, Palladino lo avesse preso per il bavero con la mano destra, avvicinandosi e di fatto facilitando il riconoscimento. Le tre parti offese che hanno riconosciuto Palladino, lo hanno individuato sulla base di un fascicolo fotografico nel quale erano presenti solo esponenti del Blocco studentesco e nessuno che avesse nelle fattezze una seppure remota somiglianza con Palladino, come invece è prassi".


"In IV Municipio - si legge infine nell'interrogazione - ci sono 4 occupazioni, non a scopo abitativo, riconducibili alla sinistra extraparlamentare cosiddetta no global. In IV Municipio CasaPound Italia, per dare un alloggio a 17 famiglie, ha occupato prima una scuola abbandonata, la 'Parini', che ha dovuto lasciare subito dopo in seguito a un corteo non autorizzato della sinistra che aveva scatenato una sorta di guerriglia nel quartiere, e poi uno stabile vuoto che ha preso il nome di 'Val d'Ala 200'. Palladino è stato il responsabile di entrambe le occupazioni di CasaPound in IV Municipio e si è trovato più volte a dover far fronte in prima persona agli assalti allo stabile, messi in atto in varie occasioni con l'avallo del Pd da qualche centinaio di manifestanti dei centri sociali. In tali occasioni il Marchionne si distingueva sia per il sostegno diretto che per la partecipazione fisica alle manifestazioni non autorizzate, organizzate e condotte con grande pericolo per l'ordine pubblico, da elementi dei centri sociali di zona riconducibili alla sinistra extraparlamentare, sia per la richiesta, in consiglio municipale, di sgombero e azioni di forza nei confronti delle occupazioni operate da CasaPound. Palladino è stato bersaglio di un atto terroristico solo pochi mesi fa, il 29 aprile 2011, quando una bomba carta è stata fatta esplodere contro il portone del palazzo in cui vive la sua famiglia e una scritta intimidatoria è stata lasciata sotto lo stabile: 'Tana per Zippo'".
 

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