giovedì 8 dicembre 2011

Quotidiano "L'Arena" 07/12/2011 - UNIVERSITÀ. Protesta nei confronti di Avezzù «Ci nega le aule»


Blocco studentesco contro il preside «Era solo un omaggio al poeta Barbarani».
Di Dio sta con loro


Il Blocco studendesco è sul piede di guerra e protesta contro la «mancanza di libertà di espressione all'università».
È successo l'altro giorno nel cortile di fronte alla mensa dell'ateneo dove i ragazzi del Blocco, gruppo di destra e vicino a Casapound, ha promosso un sit-in per manifestare dissenso per le mancate risposte da parte del preside di Lettere e filosofia, Guido Avezzù, alla richiesta di utilizzo di una sala per un incontro di poesia.
Non una serata di stampo politico, che avrebbe potuto scatenare tensioni in università, ma un omaggio al poeta vernacolare Berto Barbarani. «Per l'ennesima volta ci siamo scontrati contro un muro di gomma, che ha impedito l'organizzazione di un incontro culturale, benché tutte le richieste siano state stilate secondo la procedura», spiega Martina Poli, consigliere di facoltà a Lettere che mostra le lettere inviate al preside, al rettore e al direttore del dipartimento che illustravano nel dettaglio il programma dell'incontro.


«Già a maggio Avezzù non ha approvato la nostra richiesta», spiega Poli, «sostenendo di dover aspettare la pubblicazione di un regolamento per la concessione di spazi ai gruppi studenteschi, del quale non si è mai avuta notizia. A quanto pare gli iter burocratici valgono solo per noi». La studentessa sostiene infatti che un'aula del piano terra sarebbe stata assegnata «al collettivo di sinistra Studiare con Lentezza, mai presentatosi a regolari elezioni ma che gode di enormi privilegi».
«Da quando abbiamo iniziato l'attività in Università», conclude Marcello Ruffo, studente del Blocco e responsabile di Casapound Verona, «siamo sempre stati sottoposti a un fuoco incrociato nel tentativo di negarci la parola. Chiediamo quindi che le istituzioni locali facciano luce su quanto sta accadendo all'università».


A rispondere all'appello è l'assessore alle Pari opportunità Vittorio Di Dio, che attacca il preside Avezzù anche sui social network definendolo un «professore politicizzato che non fa il bene dell'ateneo». Di Dio appoggia la protesta del Blocco studentesco e dice: «Avezzù sta diventando l'emblema della disparità di opportunità all'interno della facoltà».


G.COZ.



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