mercoledì 20 aprile 2011

FERMIAMO L'IGNORANZA ANTIFASCISTA


COMUNICATI STAMPA
BLOCCO STUDENTESCO - ELENA DONAZZAN - VITTORIO DI DIO


VERONA 20 APRILE 2011: “Indottrinamento di massa” con queste parole Alessandro Gandini, portavoce cittadino del Blocco Studentesco, commenta la conferenza tenutasi il 18 Aprile all'ITIS Marconi. Un incontro obbligatorio per tutti i ragazzi di quinta, organizzato da alcuni professori del coordinamento di Lettere, durante la qualeè stata distribuita una dispensa dal titolo – Ora e sempre resistenza - “Numerose sono state le lamentele degli studenti durante la conferenza. Non c'era una controparte e sembrava di essere ad un comizio politico” Continua il Portavoce del movimento che conclude “Ci stiamo facfendo portatori delle ragioni degli studenti dell'istituto Marconi, molti dei quali non sono più disposti a subire la dittatura culturale di professori-militanti antifascisti. Con il volantinaggio di oggi lanciamo una campagna di sensibilizzazione sull'argomento. Abbiamo gia mandato in stampa oltre 6 mila volantini per far sapere cosa succede all'interno degli istituti”Gli fa eco Martina Poli rappresentante nel consiglio di facoltà di Lettere all'università di Verona per la lista -Blocco Studentesco Università- “Purtroppo c'è un gruppo di professori che continua a fare propaganda faziosa nei livelli dell'istruzione, sia in Università che all'interno degli istituti pubblici.. E' dall'inizio del nostro mandato rappresentativo che denunciamo queste pressioni ai danni di chi non vuole schierarsi con il loro pensiero, ma è come se lanciassero il sasso e nascondessero la mano. Quando sveliamo cosa succede nel mondo delle scuole/università tutto viene minimizzato per il quieto vivere. Noi non ci stiamo più"



DI SEGUITO I COMUNICATI STAMPA RICEVUTI DALL'UFFICIO DELL'ASSESSORE REGIONALE ELENA DONAZZAN E DALL'UFFICIO DELL'ASSESORE COMUNA VITTORIO DI DIO

ISTRUZIONE. DONAZZAN: “PROFESSORI FACCIANO COMIZI NELLE SEDI DI PARTITO, NON NELLE SCUOLE”


Verona, 20  aprile 2011


“Trovo molto grave ciò che è accaduto all’Istituto tecnico industriale “Marconi” di Verona, invito caldamente i professori che hanno una spiccata propensione al comizio politico ad andare  nelle sedi di partito, e non certo nelle aule delle scuole”.  Lo dichiara Elena Donazzan assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, in merito al caso segnalato dagli studenti del Blocco Studentesco di Verona, che hanno riferito come le classi quinte dell’Itis “G.Marconi” della città scaligera nei giorni scorsi, abbiano dovuto assistere ad una conferenza organizzata da alcuni professori del coordinamento di Lettere, in cui è stata distribuita una dispensa dal titolo “Ora e sempre resistenza”, senza che vi fosse un dibattito che prevedesse la presenza di chi aveva punti di vista differenti.  “Mi sembra chiaro- aggiunge Donazzan- a pochi giorni dal 25 aprile, che non abbiamo certo raggiunto una  pacificazione nazionale, nè mai la raggiungeremo finché docenti ideologizzati si comporteranno in questo modo e finchè l'ufficialità continuerà ad ostracizzare il ricordo di quelli che combatterono per difendere l'onore d'Italia in guerra civile non c'è parte giusta o parte sbagliata”. “Non posso- precisa l’assessore regionale- di fronte ad episodi come quello accaduto a Verona, ed a tutti quelli analoghi tante volte segnalati dalla Giovane Italia e dai rappresentanti nelle scuole, rimarcare il mio totale appoggio alla proposta di legge del Pdl di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sull’imparzialità dei libri di testo”. “Perché- sottolinea Donazzan- gli stessi  insegnanti che oggi vogliono far passare come lezione di storia la presentazione di una dispensa che, già dal titolo “Ora e sempre resistenza”, si commenta da sola nella sua partigianeria,  appartengono a quella categoria di docenti che dal 1968 in poi hanno scritto ed adottato libri che contengono una  storia a senso unico, egemonia della Sinistra e lontana dal concetto di obiettività e imparzialità”.


UFFICIO ASSESSORE COMUNALE VITTORIO DI DIO:
Non si possono obbligare gli studenti ad assistere ad una lezione a senso unico, distribuendo del materiale di parte. Ciò che è stato fatto al Marconi è folle! Dimostra la faziosità di un metodo sessantottino che ha come obiettivo l’indottrinamento dei ragazzi. Non mi stupisce l’uscita del Presidente del Consiglio quando dichiarava, pochi giorni fa, a proposito dei libri di testo, che nelle Scuole Pubbliche i giovani vengono indottrinati da teorie tipicamente comuniste e da professori di sinistra. Chi sorrideva o si scandalizzava per queste affermazioni ne ha oggi la prova provata: sedicenti professori “democratici” sfruttano il loro ruolo per fare politica militante ai danni della verità! Per capire come sono andate veramente le cose suggerisco di andarsi a leggere anche gli ultimi libri di Giampaolo Pansa, uno scrittore non certo di destra che ha conservato lucidità di giudizio ed onestà intellettuale. Pansa, come molti altri intellettuali che hanno avuto il coraggio di rileggere la storia, dimostra come una cultura di stampo veterocomunista, purtroppo largamente diffusa nella scuola pubblica, tenda a rinfocolare ancor oggi gli odi scaturiti dalla guerra civile anziché lavorare per condurre il Paese ad una vera pacificazione nazionale"

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