'Sigilli' alla Fiat. Stamattina le concessionarie della casa automobilistica in via Basso Acquar 16, Viale delle Nazioni 10 e via Forte Tomba 16 a Verona, in via Motta 1 a Cerea, in Via Molino di sopra 25 a Nogara e in Via Consolini 31 ad Albaré di Costermano sono state trovate 'sigillate' con il nastro bianco e rosso, a ricordare una 'scena del crimine'. A rivendicare il blitz, messo a segno nella notte in maniera coordinata su tutto il territorio regionale (Verona, Padova, Vicenza e Mestre) e nazionale, è CasaPound Italia. Un'azione non violenta, un gesto simbolico ma dal sapore fortemente provocatorio: ''Prima fallisce, meglio è. Per tutti'', è lo slogan che si legge sui volantini lasciati davanti a tutti i punti vendita 'colpiti'. E ancora: ''Salviamo i lavoratori e la produzione italiana, non la dirigenza Fiat, incapaci avventurieri che amano il profitto e non l'Italia''.
Cpi esige lo stop agli incentivi ''per auto prodotte all'estero sfruttando lavoratori stranieri sottopagati'' e chiede ''incentivi solo per auto prodotte in Italia'', mentre, quanto agli stabilimenti di Pomigliano d'Arco e Termini Imerese, propone che siano ''sequestrati, nazionalizzati e affidati a Finmeccanica e Fincantieri''.
''La Fiat vive di aiuti pubblici e, nonostante cio', ha tradito il nostro paese e la nostra gente - spiega CasaPound Italia - Vuole incentivi e soldi dallo Stato, ma poi licenzia e chiude le fabbriche nel nostro Paese per portare la produzione all'estero. Lasciamola fallire e con i soldi che non 'ruberà' piu' avvieremo una nuova e sana industria automobilistica''.
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